Comune di Roma, le società di Abete non potranno gestire il Luneur

E’ di pochi giorni fa l’ultima dichiarazione del Presidente Borghini, il quale “auspicava” la riapertura del parco nella prossima stagione estiva

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A maggio 2014, dopo sette anni di ricerca, ricorsi, esposti, l’Autorità Vigilanza Contratti Pubblici, AVCP, presieduta dal Presidente dr. Sergio Santoro, ha emesso un dispositivo, dove riportava preliminarmente che il Bando di Gara per la riqualificazione e riorganizzazione dello STORICO PARCO GIOCHI LUNEUR, 1° IN ITALIA, doveva essere assoggettato alla disciplina della LEX SPECIALIS DEI CONTRATTI PUBBLICI, ed Eur Spa quale stazione appaltante doveva rispettare le condizioni di “INTERESSE PUBBLICO”.

PUNTI CRITICI – “Nel dispositivo di cui sopra, lo stesso collegio giudicante, evidenziava sette punti di criticità, che decretava e poneva la parola FINE a tutte le menzogne fino ad oggi raccontate dai vari Consigli di Amministrazione che negli anni si sono succeduti.
L’attuale società Lep Luneur Park, che da luglio 2008 ha avuto in consegna l’area per effettuare i lavori di riqualificazione e riorganizzazione del parco, non è la società aggiudicataria del bando di gara nè una società veicolo nella costituzione di una cordata, come previsto al punto 4 dell’offerta vincolante.
Oggi ci troviamo di fronte ad un disperato tentativo da parte del Presidente di Eur Spa dr. Pierluigi Borghini, di salvare in tutti i modi le società riferenti a Luigi Abete, Cinecittà Enter. E la Luneur Park, da una inadempienza cronicizzata di sette anni che ha prodotto un danno erariale nelle casse di Eur Spa, posto in rilevo nel dispositivo di cui sopra, per circa 25.000.000,00 di euro.

LA TRANSAZIONE – Fino ad oggi Eur spa non si è mai attivata nella risoluzione del contratto e nella applicazione delle penali, anzi in una commissione pubblica, di alcuni mesi fa, presso il comune di Roma, presieduta dall’on. Giovanni Quarzo, dichiarava sempre il dr. Borghini, che aveva brillantemente concluso una transazione economica con la Soc. Lep Luneur Park di 6.000.000,00 di euro riconoscendo un danno economico alla società medesima per la “mancata liberazione “ dell’area.
Questa transazione è stata effettuata tra le more del dispositivo dell’avcp, dove il primo prevedeva che l’attuale società non era aggiudicataria del bando di gara e che il 2° confermava si a firma del Presidente Sergio Santoro, quanto già stabilito.
E’ di pochi giorni fa l’ultima dichiarazione del Presidente Borghini, il quale si “auspicava” la riapertura del parco nella prossima stagione estiva.
Purtroppo a questi annunci ad effetto, nel corso degli anni ne sono stati fatti tanti, però non hanno mai spiegato i motivi di questi continui ritardi,mentre si dimenticano le dichiarazioni rese sempre in commissione trasparenza di marzo 2014, in cui sempre lo stesso soggetto che per anni annunciava prossime aperture del parco, in quella sede dava un termine perentorio alla sua apertura, che doveva verificarsi entro dodici mesi e nel caso negativo procedere alla risoluzione del contratto, tale data è il 21.marzo.2015.

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SUL TAVOLO – Attualmente sono presenti sul tavolo del dr. Raffaele Cantone presidente dell’ANAC Autorità Nazionale Anti Corruzione, e del dr. Alfonso Sabella Assessore alla Legalità del Comune di Roma una richiesta per conoscere come Eur spa, nei trenta giorni assegnati dall’AVCP, abbia proceduto alla regolarizzazione ed all’attualizzazione dei documenti oggetto del bando di gara e ricondotti nella legge dei contratti pubblici .
Ormai i giorni sono contati e i documenti che si sono scambiati in questi anni le parti sono carta straccia atteso il fatto che Cinecittà Entert. aggiudicataria del bando non ha esercitato il suo diritto e che la Luneur Park non è aggiudicataria del bando di gara.
Mi auguro che i soci di Eur Spa, il Ministero dell’economia e finanze ed il Comune di Roma, si sveglino dal letargo di tutti anni ed inizino a far sentire la loro voce con un atto di decisa posizione ed annulli il BANDO di GARA e proceda con immediatezza ad indire un nuovo BANDO di GARA”.

 

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