Invasione pacifica dei vigili urbani: vogliamo il contratto dei poliziotti

Traffico della capitale nel caos. Proteste anche contro il sindaco della capitale Ignazio Marino

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Stesso contratto delle Polizie di Stato, un comando centrale nazionale e una definizione delle competenze. Sono alcune delle rivendicazioni del sindacato Ospol-Csa, che oggi ha organizzato il corteo dei vigili urbani da piazza della Repubblica alla Bocca della Verita” a Roma. Bersaglio della Polizia locale capitolina, ma non solo, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a cui sono stati rivolti numerosi cori e slogan.

MIGLIAIA DI VIGILI URBANI – In migliaia provenienti da tutta Italia gli agenti hanno sfilato ribadendo le loro richieste: “Abbiamo inoltrato una richiesta d’incontro ufficiale a Matteo Renzi per cui siamo ancora in attesa di una risposta”, ha detto il presidente dell’Ospol Luigi Marucci, accompagnato dal segretario nazionale Francesco Garofalo. I vigili vogliono il riconoscimento della loro divisa anche a livello contrattuale e denunciano: “È impensabile che ci siano realta’ del nord con i vigili di quartiere e un Corpo perfettamente funzionante e altre situazioni dove gli agenti non sono tutelati fisicamente, economicamente e vengono costantemente umiliati. I compiti e le funzioni della Polizia locale devono essere gli stessi in tutta Italia”.

CHIESTA RIFORMA NAZIONALE – “Speriamo che sia una vera riforma – ha poi aggiunto il segretario romano dell’Ospol Stefano Lulli- Chiediamo il rispetto del ruolo e delle funzioni nonche’ il ripristino della cause di sevizio. Poi ci sono altre tematiche quali la salute e la sicurezza dei vigili sul posto di lavoro”. La mobilitazione dei caschi bianchi ha visto un corteo che si è snodato dall’Altare della Patria al Campidoglio, per poi concludersi a Bocca della Verita’ con uno sciopero di 24 ore. Tra palloncini, striscioni e bandiere sono stati 50 i pullman da tutto il Paese: Modica, Cagliari, Arezzo, Bari e Milano.

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