“Metterò i dossetti, basta auto blu che passano a 70 km/h sui Fori Imperiali”. “Così, quando si spacca il semiasse con il personaggio importante a bordo, alla fine a 70 km/h non ci passeranno più”. Per Ignazio Marino non ci sono dubbi: è questo l’unico modo per arrestare quella che è diventata una tendenza presente in tutta Roma, quella di correre oltre i limiti anche nelle strade più frequentate da turisti e ciclisti. Come nel caso dei Fori Imperiali, che nel tratto aperto al traffico avrebbero il limite di 30 all’ora, ma le auto blu e i mezzi che vi hanno accesso toccano anche i 70 chilometri orari.
INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI – L’occasione per pronunciare queste frasi è stato l’incontro di lunedì 16 febbraio tra il sindaco di Roma capitale, i ciclisti romani e le associazioni per la mobilità sostenibile. Un incontro al quale erano presenti anche l’assessore alla mobilità Guido Improta e la delegata alla sicurezza Rossella Matarazzo. Mentre nelle periferie si continua a morire anche solo per attraversare una strada (e proprio ieri a Ostia si ricordava con una fiaccolata una coppia di anziani uccisi mentre camminavano per strada) in centro l’amministrazione progetta nientemeno che la rivoluzione dei dossi.
SI SPACCHERANNO I SEMIASSI – “Se al termine della riunione – ha detto il primo cittadino – vi affaccerete sui Fori Imperiali, che dovrebbero essere riservati a taxi e autobus e alla velocità massima di 30 km/h, vedrete le auto del governo che passano a 70 km/h, perché hanno spazio libero”. Tutto questo, ha commentato il sindaco all’agenzia stampa Adn Kronos “nonostante abbia scritto a palazzo Chigi, alla presidenza della Repubblica. Alla fine, adesso, dovrò mettere i dossetti, perché così, quando si spacca il semiasse con il personaggio importante a bordo, alla fine a 70 km/h non ci passeranno più”.
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