Al via lo smantellamento dei residence. Malumori tra i comitati

Destinazioni disagiate e ritardi nella consegna degli avvisi. Ecco cosa è successo

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Comune di Roma, emergenza abitativa: residence nel caos

Come abbiamo già pubblicato (vedi link) pare avviato lo smantellamento dei Residence per l’assistenza alloggiativa temporanea (CAAT) che costano al Comune almeno 24 milioni anno per  gli affitti degli alloggi e relativi servizi.

L’ASSESSORE – Si comincia, a quanto dichiarato ieri dalla assessore alla Casa e alle politiche sociali Francesca Danese, da Pietralata 2, uno fra i residence più costosi . Si tratta di 33 nuclei famigliari dei 1930 attualmente ospitati dai CAAT. Secondo l’assessora «dopo un esame, caso per caso, sono state trovate soluzioni il più possibile rispettose delle esigenze delle persone malate e delle necessità dei bambini in età scolare.» Decise dopo «diversi colloqui informali con le persone residenti nel Caat e incontri con le realtà sociali del territorio.»

I COMITATI – Eppure i ‘comitati’ per il diritto all’abitare sostengono che il clima sereno e l’efficienza che sembrano trasparire dal comunicato, sarebbero  ben lontani dalla realtà. Perché, ad esempio, non si dice che le lettere alle famiglie, in cui si intimava il trasferimento entro il 26 febbraio (ieri),   sono arrivate solo lo scorso sabato mattina.  Si omette inoltre di dire che sulle lettere le destinazioni indicate erano in molti casi non solo disagiate, ma del tutto inadatte ai nuclei familiari a cui erano rivolte.

I DISAGI –  Con un caso di 17 mq per una famiglia di 5 persone, oppure un’altro caso dove l’alloggio è privo di corrente elettrica, oppure ancora il caso di un alloggio assegnato per errore a due nuclei familiari diversi. Il fatto è che le famiglie dovevano accettare il trasferimento a scatola chiusa in “uno degli alloggi nella disponibilità del consorzio Eriches 29” balzato alle cronache per il Caso Buzzi/Carminati. Disagi e disguidi che secondo i ‘movimenti’ hanno visto sostanzialmente indifferenti i dirigenti del Comune.  Va anche aggiunto che le famiglie vivranno sotto la spada di Damocle di un ulteriore trasferimente visto che le misure di trasferimento scadono nel giugno prossimo.  Se spostamenti o sloggi che il Comune è intenzionato ad adottare su larga scale, possono costituire un problema sociale resta da vedere qual’è il piano adombrato dalla assessora per il sistema alloggiativo d’emergenza, tanto più che il Comune ha già spedito lettere analoghe a quella di Pietralata sono già arrivate a tutti i proprietari degli CAAT.

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