Inizia oggi in aula la discussione sul bilancio 2015 della Capitale dopo il parere della commissione che sulla manovra di previsione e sulla dismissione delle aziende partecipate, non ha tuttavia espresso un parere definitivo. La commissione resterà quindi tecnicamente aperta durante tutta la discussione in Aula, che inizia oggi con la relazione dell’assessore Silvia Scozzese, per poter ancora correggere le due delibere. Il presidente della commissione Alfredo Ferrari ha spiegato che si poteva anche dare da subito un parere favorevole avendo la maggioranza «ma non l’abbiamo fatto perché neanche io sono convinto (della manovra) ed è giusto, quindi, avere una discussione ampia…»
MALESSERE NELLA MAGGIORANZA – Affermazione che testimonia il malessere che serpeggia nella maggioranza. In particolare di Sel che non pare abbia proposte alternative per far quadrare i conti se non il solito mantra, ripetuto anche stamane dal capo gruppo Peciola ad una radio privata, secondo il quale «non ce la facciamo a fare tutto questo senza l’aiuto del Governo, perché Roma ha un debito strutturale e le entrate sono inferiori alle uscite. In questo momento in cui stiamo cercando di mettere i conti a posto, serve l’aiuto di Palazzo Chigi». Che se l’aiuto non venisse, come probabile, Sel dovrebbe allinearsi sulle proposte della Giunta. Sicuramente la discussione in aula comporterà qualche modifica qua e là, ma la linea del Piave con i suoi 310 milioni di tagli rimane nella sostanza intangibile. Non è noto invece cosa comporterà in termini di bilancio la decisione di ieri del TAR relativa agli aumenti per la ZTL. Decisone sulla quale l’assessore Improta, responsabile del piano urbano per la viabilità, stava per presentare le sue dimissioni, immediatamente respinte dal sindaco che per poco non gli dava pure la medaglia come premio fedeltà e competenza.
NUOVA DELIBERA SULLA ZTL – Entro breve dovrebbe essere varata una nuova delibera, ma non è chiaro cosa succederà nel frattempo, sia in termini di incassi che di eventuale restituzione ai cittadini delle somme sino ad oggi pagate per gli aumenti. In attesa di una nuova delibera il sindaco non ha escluso ricorsi legali contestando una decisione che lede il principio per il quale «è facoltà dell’amministrazione stabilire adeguate tariffe per l’accesso alla ztl». Ma i giudici che hanno deliberato sulla base di un ricorso del Codacons dello scorso anno, ritengono invece si debba «verificare come in concreto si sia giunti all’individuazione dell’aumento delle tariffe di cui trattasi e se la predetta misura, nella sua concreta consistenza, rispetti il criterio della proporzionalità della misura rispetto al fine perseguito». Che, nonostante il disappunto di Improta, rappresenta un giudizio negativo sull’impianto della delibera perché «non vi sono indicazioni specifiche e puntuali in ordine alla necessità e/o opportunità di disporre l’aumento delle tariffe di cui trattasi.»
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