Comune di Roma, il Tar boccia anche i varchi a Ostia

Ennesima sospensione di un provvedimento del Campidoglio: casualità o improvvisazione?

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Una sequenza casuale o un problema di “improvvisazione amministrativa” mai visto prima? Di sicuro una sfida che va avanti da mesi e sta assumendo le sembianze di una “guerra” tra Campidoglio e Tar a colpi di delibere, ricorsi, sospensive e nuovi ricorsi. Dopo il no agli aumenti delle tariffe Ztl, delle strisce blu a un euro e cinquanta centesimi e a molti altri provvedimenti il Tribunale amministrativo del Lazio ha sospeso anche quello con cui il comune aveva deciso di restituire la spiaggia ai romani riaprendo i varchi, accogliendo il ricorso di due stabilimenti del Lido.

LE PLANIMETRIE – Secondo il Tar le planimetrie non permettevano la esatta individuazione dei cancelli, ma su questo l’assessore alla legalità Alfonso Sabella ha subito ribattuto spiegando che “la decisione non fa cambiare la nostra decisione di assicurare i diritti dei cittadini di accedere al mare. Nell’udienza, che il Tar ha fissato per il 6 maggio, dimostreremo come in realtà i varchi fossero individuabili attraverso precedenti atti amministrativi”. A sottolineare la difficoltà del cambiamento ci ha pensato il commissario Pd del Lido, Esposito, ma è stato il sindaco Marino stamattina a restituire il clima reale in corso a Ostia, al termine della giunta del parlamentino locale: “Al di là dei pronunciamenti del tribunale amministrativo che noi evidentemente prendiamo in considerazione e rispettiamo, la norma nazionale prevede che nel dare le concessioni ci sia la possibilità di accesso al mare attraverso dei varchi. Se i varchi non saranno aperti noi siamo pronti anche a ritirare in parte le concessioni”.

GUERRA IN CORSO – I legali dei balneari hanno deciso di presentare una diffida: mentre l’ultima battaglia è dunque in pieno svolgimento ai romani resta il dubbio di una azione amministrativa che in nome di provvedimenti a volte suggestivi e soprattutto in nome di efficienza, legalità e del rinnovamento sfocia troppo di frequente nel superamento di leggi e regolamenti, o semplicemente del buonsenso. Si era partiti con le tariffe delle Zone a Traffico Limitato in estate e si era proseguito con le norme sulle auto con noleggio con conducente, poi le tariffe sugli asili nido nell’ottobre del 2014, quindi la bocciatura delle tariffe sulla sosta aumentate a un euro e cinquanta centesimi l’inverno scorso e a fine marzo il Tar si è espresso negativamente anche sulla pedonalizzazione dei Fori Traiani. A tutto questo vanno aggiunte le polemiche sull’iscrizione delle nozze gay nel registro comunale: il Campidoglio sembra essere finito vittima della sua stessa azione amministrativa. Un mistero che in molti vorrebbero comprendere.

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