E’ iniziato senza l’assessore alla Mobilità di Roma, Guido Improta, il sopralluogo sulla tratta ferroviaria Roma-LIDO del vicepresidente della commissione Mobilità di Roma, Maurizio Policastro, i consiglieri Athos De Luca (Pd), Enrico Stefàno (Movimento 5 Stelle), Annamaria Cesaretti presidente della Commissione Mobilità (arrivata in ritardo) e consigliere Sel in Campidoglio. Presenti i vertici Atac, il gruppo è partito per la “gitarella” da Porta San Paolo effettuando le varie tappe. L’assenza dell’assessore tuttavia non è casuale perché proprio sulla Roma-Lido si sta giocando da tempo una grossa partita fra Campidoglio e Regione sulla quale Improta non si vuole certo sbilanciare, almeno per ora.
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L’oggetto del contendere è il seguente: la Regione vuole ammodernare la linea in project financing e propone ad una grande multinazionale francese di mettere sul piatto quasi 400 milioni di investimenti per la ristrutturazione della linea, affidandone loro successivamente la gestione. Attualmente la linea è di proprietà della Regione ed in concessione all’Atac con risultati a dir poco deludenti per la gestione di un servizio che fa acqua da tutte le parti. E’ a questo punto che si fanno vivi, più o meno ispirati, De Luca, Policastro e Cesaretti ecc. che scoprono possibilità di salvezza per quella linea sino ad oggi ignorate. Così chiedono che Atac, notoriamente piena di debiti e con l’acqua alla gola, riacquisti la proprietà della Roma -Lido per «trasformare questa linea ancora ferroviaria e obsoleta in una metropolitana di superficie» e chiedono «di aprire quanto prima un tavolo con la Regione.» E i soldi per la gestione e l’ammodernamento della tratta? Semplice, perché «c’è anche la possibilità, in accordo con il governo, di attingere a fondi europei».
A questo punto si svegliano anche i vertici Atac, sino ad oggi un pò distratti sullo stato di quella linea, che promettono di ridurre la percentuale di treni guasti, di provvedere a 13 treni nell’ora di punta, di migliorare gli impianti di climatizzazione su 6 treni entro luglio e di mettere in funzione 3 nuovi Caf dalla metro B da luglio. «Stiamo puntando sulla Roma-Lido» dichiara Enrico Sciarra, direttore Pianificazione, controllo e coordinamento piani di Atac. Insomma la paura dei Francesi che ci metterebbero soldi veri e magari gestirebbero la linea un pò meglio, fa quaranta e tutti si agitano. Ma escluse le fantasiose soluzioni finanziarie adombrate dai solerti consiglieri va detto che in Regione si afferma che la proprietà della linea rimane comunque pubblica e che il project financing corrisponde agli orientamenti del governo sul trasporto pubblico e la spending review.
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