Multiservizi, lavoratori sgomberati dall’aula restano in Campidoglio

I dipendenti si sono accampati sugli scalini del bar

0
338

Stavano occupando da circa dieci giorni l’aula Giulio Cesare i lavoratori della Roma Multiservizi sgomberati questa mattina dai vigili guidati dal comandante Raffaele Clemente, e dal delegato del sindaco alla Sicurezza, Rossella Matarazzo.

LO SGOMBERO DELL’AULA GIULIO CESARE – Gli agenti della polizia locale hanno chiuso fuori dall’aula i dipendenti della municipalizzata mentre stavano pranzando nella buvette del Campidoglio, portando poi all’esterno zaini, borse e oggetti personali. Sono poi stati chiusi tutti gli accessi attorno all’Aula e al bar del Campidoglio e i giornalisti presenti sono stati invitati, per ragioni di sicurezza, a lasciare il Palazzo. I lavoratori non hanno però lasciato Palazzo Senatorio e, tra urla e proteste, si sono accampati sugli scalini del bar protestando: «Noi da qua non ci muoviamo, è vergognoso!».

LA PROTESTA DEI LAVORATORI – «Abbiamo fatto un cambio con i colleghi con l’autorizzazione della presidente Baglio per arrivare fino al Consiglio di domani, dopo essere stati illusi per mesi da mozioni e parole dette e non messe in atto da parte della Giunta e di un sindaco che in questi giorni non si è degnato nemmeno di farci un saluto e sembra che abbia addirittura ordinato di non farci arrivare i viveri – ha spiegato una lavoratrice in piazza -. I colleghi erano usciti un attimo dall’Aula e i vigili li hanno chiusi fuori e hanno portato fuori anche zaini e oggetti personali. Ora sono sulle scale e da lì non si muovono. Il primo cittadino ci dia una risposta e la garanzia occupazionale per tutti. Umanamente sono offesa come cittadina di Roma, siamo un’azienda con 3.600 dipendenti che porta un bilancio in attivo da dieci anni e mi trovo ancora qui dopo un anno a elemosinare una sua parola per vedere che questo sindaco esiste e si prende carico di un problema di suoi cittadini». I lavoratori hanno quindi promesso di tornare, domani, di nuovo in piazza per una nuova manifestazione. «Non sappiamo più come agire – hanno detto – e domani saremo di nuovo tantissimi qui sotto il Campidoglio».

LO SCIOPERO USI – Sulla vicenda si sono espressi anche l’Unione Sindacale Italiana (USI) e la sezione sindacale Roma Multiservizi che hanno spiegato come sia stato proclamato per il 9 giugno uno “sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori dei vari appalti della Roma Multiservizi S.p.a., come previsto dalla legge 146/90 e 83/2000 in materia di diritto di sciopero. Sarà organizzato un presidio-assemblea dalle 9 alle 14 a Piazza Montecitorio (già autorizzata dalla Questura) davanti alla Camera dei Deputati in occasione dei lavori e seduta del Parlamento”. “La copertura di sciopero, che è legittimo e legalmente proclamato, effettuata dai sindacati Fiadel e Usi – si legge nella nota – è fatta per proseguire e collegare la lotta, per permettere la massima partecipazione al presidio. La questione ‘Roma Multiservizi’ e la tutela di circa 3600 dipendenti, in termini di salvaguardia occupazionale, salariale, continuità lavorativa e dei servizi erogati, deve diventare un caso nazionale, visto che la sorte dell’azienda, che si ripercuote sulle condizioni di lavoro e di vita di chi ci lavora (con la vendita del 51% delle quote di Ama e il sopravvento delle cooperative che si spartiranno gli appalti e affidamenti) deriva dal piano di rientro di Roma Capitale, concordato con governo e parlamento”.

 

[form_mailup5q lista=”campidoglio”]

È SUCCESSO OGGI...