Ama, gaffe di Marino su Panzironi. E scatta la querela

Il sindaco aveva affermato di averlo allontanato dai vertici di Ama. Ma lui lasciò il posto a fine incarico

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L’ex ad di Ama Franco Panzironi, uno degli indagati eccellenti di Mafia Capitale (è tuttora detenuto nel carcere di Rebibbia) e condannato recentemente a cinque anni e tre mesi per la parentopoli nella municipalizzata per l’ambiente, ha dato mandato al proprio difensore, Pasquale Bartolo, di querelare per diffamazione il sindaco di Roma Ignazio Marino dopo le sue dichiarazioni in televisione.

“Non è vero che sia stato Marino, come dice, ad allontanare Panzironi dall’Ama – ha spiegato il legale – il mio assistito è andato via, alla scadenza del mandato, nell’agosto 2011”. La querela, ha sottolineato Bartolo, sarà presentata alla procura di Roma all’inizio della prossima settimana. E questa volta con qualche possibilità che Panzironi vinca la causa. Infatti Panzironi passò con lauto compenso dai vertici di Ama alla Multiservizi, appunto nell’agosto del 201. Al vertice dell’Ama andò successivamente Salvatore Cappelli proveniente dall’Amsa di Milano, a sua volta rimpiazzato con lauta quanto ignota liquidazione nel settembre del 2012 dalla dottoressa Giovanna Anelli considerata vicinissima a Panzironi che nel frattempo era sempre alla Multiservizi consociata di Ama.

Fu nell’aprile del 2013, cioè poco prima delle elezioni comunali, che la stessa Anelli diede le dimissioni sostituita nell’interim dal direttore generale Giovanni Fiscon, coinvolto anche lui nella vicenda di “Mafia capitale” e nominato dall’allora presidente del Cda Piergiorgio Benvenuti. Fu proprio lo stesso Benvenuti, oggi esponente di “Fratelli D’Italia” a dimissionare Panzironi anche dalla Multiservizi, prima che Marino azzerasse il consiglio di Amministrazione di Ama nell’ottobre del 2013. Dopo un’affannosa ricerca del nuovo presidente e Amministratore delegato che culminò con il passo falso della rinuncia alla nomina dell’emiliano Ivan Strozzi, con lievi pendenze giudiziarie in quel di Messina, subentrò l’attuale Ad Daniele Fortini che assunse l’incarico nel gennaio del 2014 proveniente dal’Asia di Napoli. Non è quindi ben chiaro come Marino (evidentemente male informato) possa mai aver cacciato Panzironi che oggi sta già passando i guai suoi in carcere.

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