Comune di Roma, ecco le priorità di Marino. Tra scontri e polemiche

Ancora tensioni tra assessori della giunta, sul salario accessorio e con Sinistra e Libertà

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Per capire il clima che si respira in queste ore a Roma non serve entrare nelle stanze del potere capitolino. Basta guardare alle proteste che hanno accolto la riapertura, al Tuscolano, di via Genzano chiusa da due anni per una voragine. Impegnato nella giunta fiume di stamattina il sindaco Marino ha mandato il suo assessore Maurizio Pucci che giunto sul posto ha capito (senza bisogno di sondaggi) cosa pensa la “pancia” dei romani.

In Campidoglio però le cose vanno anche peggio. Giovedì in Giunta non si erano presentati l’assessore al Bilancio Scozzese e quello ai Trasporti Improta in contrasto con il sindaco Marino e con alcuni assessori di stretta osservanza “mariniana”: i due considerati l’una troppo severa nel risanamento dei conti, l’altro troppo “renziano”, sono da tempo al centro del mirino, e ancora di più ora che le posizioni si sono radicalizzate e i margini di manovra per spendere, a bilancio fatto, sono decisamente ristretti.

I fondi però, superata la polemica di ieri ci sarebbero e non attendono che di essere impiegati. Anche per questo oggi c’è stata un’altra giornata di riunioni fiume. Ignazio Marino ha iniziato di prima mattina una lunga seduta di giunta per definire le priorità delle prossime settimane. E’ intenzionato ad andare avanti nonostante tutti i segnali di sfiducia ricevuti, prima dal presidente Renzi, poi dal resto della sinistra e quindi dai sindacati.

Conscio del fatto che “non basta essere onesti” Marino ha introdotto nel dibattito elementi di maggiore concretezza. Se in mattinata è stato chiarito che gli stipendi dei comunali non verranno toccati (i 350 milioni non sono stati richiesti immediatamente dal Mef e il Campidoglio non dovrà quindi restituirli) il sindaco ha deciso di incontrare nel pomeriggio i sindacati della funzione pubblica che avevano minacciato la mobilitazione se non ascoltati.

Dalla giunta invece sono emerse le iniziative che il Comune intraprenderà prioritariamente nelle prossime settimane: la macrostruttura capitolina sarà rinnovata dalla giunta entro il 23 giugno, poi sarà la volta della creazione di una unica stazione appaltante per dipartimenti e municipi. Secondo il Comune poi, i soldi a disposizione nell’attuale esercizio saranno utilizzati concentrando “gli interventi e gli investimenti sui lavori pubblici”, vale a dire strade e buche principalmente e si è impegnata a dare seguito al bando per l’acquisto dei nuovi autobus.

Sempre sul fronte dei bandi, “la giunta ha preso atto con soddisfazione che alle gare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti hanno concorso decine di aziende qualificate, tra cui molte internazionali, con ribassi sostanziosi”, oltre ad impegnarsi per un sempre più forte dialogo con i territori. Intanto fuori dai palazzi continuano a infuriare le polemiche, con Sel che chiede chiarezza al sindaco con il coordinatore Fratoianni secondo cui “non ci interessano questioni politiciste, una poltrona in più o in meno. Ci interessa che l’amministrazione di centrosinistra faccia quelle cose per cui i romani l’hanno votata”.

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