Grazie alla legge Bray e al contributo economico della Regione Lazio il Teatro dell’Opera era riuscito a superare le note difficoltà di bilancio. Adesso una nuova boccata di ossigeno arriva dalla donazione effettuata da Francis Yeoh, un importante imprenditore asiatico che ha trasferito alla Fondazione romana l’impressionante cifra di un milione di euro.
CHI È FRANCIS YEOH – Francis Yeoh è Amministratore delegato del gruppo YTL, attivo in Asia e in Inghilterra, che comprende diverse attività economico finanziarie, dall’elettricità alle catene di grandi alberghi: nominato da “Bloomberg Businessweek” e “Fortune Magazine” come una delle 25 personalità più potenti e influenti dell’Asia, l’imprenditore Francis Yeoh è un appassionato amante delle arti, della musica e dell’opera. Mecenate lungimirante e visionario è impegnato nel sostenere alcune tra le più prestigiose organizzazioni no-profit al mondo. È caso raro, forse unico, quello di un mecenate straniero che sostiene economicamente un Teatro italiano. Francis Yeoh, amico di artisti di fama mondiale come Pavarotti, Domingo, Carreras e Andrea Bocelli, da anni dimostra una magnificenza discreta e strettamente legata allo spettacolo, finanziando numerosi concerti di musica classica, tra questi la famosa serata dei Tre Tenori a Bath in Inghilterra. “Francis Yeoh è certamente un mecenate illuminato e innamorato dell’opera lirica e del canto italiano. Questo rilevante contributo – ha detto il sovrintendente del Teatro dell’Opera, Carlo Fuortes – è un chiaro, tangibile, è il caso di dire, riconoscimento del valore internazionale e della fama raggiunti dal nostro Teatro dell’Opera nel mondo. Una vera e propria escalation verso il prestigio e l’eccellenza raggiunti oltre i confini nazionali ed europei. Ringrazio Francis Yeoh per questa sua generosità e per aver scelto il Teatro dell’Opera di Roma”. “Devo inoltre evidenziare che questo nobile gesto – ha continuato Fuortes – può oggi andare in porto grazie all’Art Bonus, la legge voluta dal ministro Dario Franceschini che agevola i contributi dei mecenati privati verso le istituzioni italiane. Una legge innovativa, addirittura più favorevole che negli altri Paesi, che apre nuovi orizzonti per la sponsorizzazione dei teatri”.
MEMBRO DEL CDI – Questa donazione permetterà alla YTL di entrare tra i soci privati e ai sensi del nuovo statuto (approvato lo scorso anno) a Francis Yeoh di divenire membro del Consiglio d’Indirizzo del Teatro dell’Opera, ciò avverrà nella riunione che il C.d.I. terrà venerdì 26 giugno. “È per me un grande onore – ha dichiarato Francis Yeoh – essere invitato a sedere nel Consiglio d’Indirizzo di un’istituzione così famosa e importante come quella del Teatro dell’Opera di Roma. Mi auguro di poter contribuire al meglio al potenziamento dello straordinario lavoro che la Fondazione sta portando avanti, con l’ambizione di aiutare l’Opera di Roma a distinguersi a livello internazionale come uno dei poli artistici più prestigiosi ed eccellenti al mondo”.
LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO – “Il sostegno di Francis Yeoh al Teatro dell’Opera è un riconoscimento concreto al lavoro straordinario svolto in poco più di un anno, grazie al Sovrintendente Fuortes, per restituire all’Opera di Roma una posizione di primo piano sulla scena della lirica mondiale”, ha dichiarato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, “ma è anche il risultato del grande impegno messo in campo da questa Amministrazione per coinvolgere filantropi e mecenati di tutto il pianeta nella valorizzazione e nel rilancio dell’immenso patrimonio culturale di Roma come patrimonio dell’intera umanità. Attraverso il sodalizio virtuoso tra pubblico e privato – ha concluso il sindaco -, abbiamo inaugurato un metodo vincente di cui il contributo di Francis Yeoh è solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei frutti che abbiamo già raccolto: una visione innovativa di cultura, di cui dobbiamo tutti essere orgogliosi”.
UN NUOVO CORSO – Con questa donazione di un milione di euro, la Fondazione capitolina trova nuove risorse per finanziare i diversi progetti, in cartellone fuori dalla stagione lirica e concertistica, quali il “Contemporaneo – Festival internazionale di teatro musicale”, “La Fabbrica dell’Opera”, per fare emergere nuovi talenti attraverso la sperimentazione e l’innovazione, e “Figaro! Opera camion”. Proprio quelle iniziative che hanno dato al nuovo cartellone un taglio originale e, per molti versi, unico. Un nuovo corso, come si è detto, che prosegue l’idea più volte espressa dal sovrintendente Carlo Fuortes di rigore amministrativo e diversificazione finanziaria basata sull’aumento della produttività, quindi degli incassi, e la ricerca di contributi privati, una aggiunta fondamentale ai finanziamenti pubblici.
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