Qualità della vita a Roma, dai cittadini gradimento più basso dal 2007

Pubblicata l'indagine dell'Agenzia comunale per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali

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Al di là del giudizio politico che emerge dai sondaggi sulla efficienza di questa amministrazione, è proprio la qualità della vita a Roma che risulta per i più insufficiente. Potendo scegliere un voto da 1 a 10, i cittadini della Capitale hanno dato alla città in media 5,24, il valore più basso registrato dal 2007. Questo il risultato della ”VIII INDAGINE sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali nella città di Roma”, realizzata da un’agenzia comunale (quella per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali) non sospetta, quella che sonda gli umori dei cittadini grazie ad un campione rappresentativo di 2.000 persone, intervistate telefonicamente tra marzo e aprile di quest’anno.

Il rapporto è stato presentato oggi al Campidoglio, alla presenza della presidente dell’Assemblea capitolina, Valeria Baglio. Un 51% risulterebbe soddisfatto o quasi della qualità della vita in città, ma il voto precipita se la stessa domanda riguarda la ”propria zona”. Un misero voto medio del 5,38 perché il 19,3% si dice ”per niente soddisfatto”, mentre il 29,6% ”poco soddisfatto”. Peggiore la percezione della città da parte delle donne, di cui ben il 21,8% dice di essere ”per niente soddisfatta” della qualità della vita, mentre il 30% dice di esserlo ”poco” (voto medio 5,11). Degli uomini intervistati, il 16,6% lo è ”per niente” e il 29,1% ”poco” (voto medio 5,37). per no parlare delle casalinghe che attribuiscono il voto peggiore, un 4,77.

Relativamente soddisfatti sono invece i giovani tra i 15 e i 29 anni, con un voto medio di 5,75 e gli studenti, unici a dare la sufficienza a Roma, con un 6,54. La soddisfazione scende nel passaggio al mondo del lavoro: gli occupati indipendenti sono i meno soddisfatti (voto 5,07), meno addirittura dei disoccupati (voto 5,12) e degli occupati dipendenti (voto 5,16). La zona in cui è stato riscontrato un valore relativamente maggiore per qualità della vita è quella dei quartieri ricompresi all’interno del Gra che ha assegna in media il voto di 5,37. Cosa pensano i romani del trasporto pubblico in città? È sotto la sufficienza: voto medio 5,7. Autobus e tram vengono bocciati con un 4,6.

Meglio la metropolitana che raggiunge la sufficienza con un 6 pieno, e il servizio taxi, che raggiunge il 6,5. Bus, tram e metro mostrano un andamento decrescente a partire dal 2011-12. con il 42,1% che vede invece un netto peggioramento del TPL. Il trasporto pubblico occupa un posto di rilievo anche nell’indice di priorità di intervento che il Comune dovrebbe esercitare perché bus e tram sono al terzo posto dopo pulizia stradale e raccolta rifiuti. Solo il 17% ritiene giusto un nuovo contributo per bus e tram da parte di cittadini (4%) o del Comune (13%), mentre il 79% lo ritiene sbagliato. Per la metropolitana i dati sono analoghi: nessun contributo per il 79%, mentre solo il 16% (4% dai cittadini e 12% dal Comune) vorrebbero nuovi investimenti. Certo che se per contributo si intende l’aumento del costo del biglietto difficilmente si potrà trovare una ‘maggioranza’ di volenterosi cittadini.

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