A Roma non è in vigore nessuna diarchia: lo ha ribadito senza mezzi termini il prefetto Franco Gabrielli nella conferenza improvvisata che lui e il sindaco Ignazio Marino hanno tenuto appena usciti dall’incontro in Campidoglio.
IL SINDACO – Marino ripercorre il percorso delle delibere prese nell’ultimo anno per contrastare i rischi di procedure anomale negli incarichi: “Questo Comune ha preso decisioni importanti che abbiamo illustrato al prefetto: un lavoro fatto e una direzione che la città ha intrapreso quasi un anno fa, con cui possiamo dimostrare che è superata la fotografia data il 27 agosto e che questa amministrazione è cambiata rispetto agli anni della Giunta Alemanno”, ha detto Ignazio Marino. “A gennaio la Giunta, su proposta dell’assessore Sabella ha varato un atto per l’eliminazione di tutte le situazioni che potrebbero portare a situazioni contrattuali anomale. A febbraio abbiamo approvato norme per la risoluzione immediata dei contratti che possano insospettire nella loro conduzione e poi abbiamo redatto un piano triennale riferito a situazioni specifiche come la rotazione del personale amministrativo, le aree più critiche come ambiente e sociale e l’istituzione di una centrale unica degli acquisti”.
IL PREFETTO – Anche Gabrielli interviene e ci tiene a ricordare che questo periodo sarà caratterizzato da una “leale collaborazione tra il prefetto e il sindaco che attiene esclusivamente alle procedure“. “Sorrido amaro – prosegue Gabrielli – quando sento di commissariamenti, duopoli e consolati o superpoteri. Qui non ci sono superpoteri, ci sono i poteri che sono in capo al prefetto della Repubblica”. Per Gabrielli la linea da seguire è chiara, e lo confermano le sue parole: “Questo Comune si è dotato di un assessorato alla Legalità che in questi mesi ha lavorato proficuamente e posso dire che su alcuni ambiti sono andati, se possibile, al di là di quelle che sono le indicazioni del ministro, con riferimento ad alcune tipologie di controlli, e questo mi fa ben sperare“. In questo senso Gabrielli si è spinto ancora oltre parlando di un “bollino di qualità per questa amministrazione” che potrebbe essere assegnato “all’esito dell’attività che abbiamo concordato e questo sarà anche un valore aggiunto dal punto di vista della serenità di questa città, che è chiamata ad affrontare innumerevoli problemi e impegni planetari e potrà farlo con la serenità di avere una macchina che dopo un momento difficile ha saputo dare un senso di profonda discontinuità”. “L’attività di verifica – ha spiegato il prefetto- “vedrà nel segretario generale, per quanto riguarda il Comune, il focal point dell”attività di verifica delle procedure e delle cose richieste dal ministro al prefetto della Capitale. I dirigenti e i funzionari della prefettura poi saranno incaricati di verificare”. Al termine dell’incontro con i giornalisti i due si sono recati in Vaticano nella sede del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione per una nuova riunione della cabina di regia sul Giubileo. Qui monsignor Rino Fisichella ha sottolineato le priorità su cui lavorare: accoglienza per i milioni di pellegrini che arriveranno, mobilità, il traffico, la sanità. Il prossimo incontro è previsto per il mese di ottobre.
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