Le Frecce Tricolori hanno sorvolato, questa mattina, l’Altare della Patria, al termine della deposizione di una corona d’alloro al monumento del Milite Ignoto da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ricorre infatti oggi, mercoledì 4 novembre, il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, festività della Repubblica Italiana che celebra la vittoria e la fine della prima guerra mondiale per l’Italia, il 4 novembre 1918.
L’OMAGGIO AI CADUTI – Come da tradizione, il Presidente Mattarella si è recato al Vittoriano per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre. Erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, il Vice Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi, il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti e le alte cariche civili e militari. In rappresentanza delle istituzioni locali il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, il commissario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
LE MEDAGLIE – Terminata la cerimonia di deposizione della corona sulla Tomba del Milite Ignoto, e dopo il sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale sull’Altare della Patria, il Capo dello Stato, con il Ministro della Difesa, ha proceduto alla consegna delle Croci di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia alla Bandiera d’Arma della Marina Militare e delle Forze Navali e alle Bandiere di Guerra del 51° e 32° Stormo dell’Aeronautica Militare e del Corpo della Guardia di Finanza che impegnati rispettivamente nell’operazione “Mare Nostrum”, in Afghanistan e nella missione Nato Isaf.
IL DISCORSO DI MATTARELLA – “Ricorre quest’anno il centesimo anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale – ha ricordato Mattarella –, un conflitto che ha lacerato e devastato l’intera Europa. Il 4 novembre segna la data in cui finalmente si pose termine alla guerra che doveva coronare con Trento e Trieste il sogno risorgimentale dell’unita’ nazionale”. “Ricordiamo con rinnovata commozione – ha quindi proseguito – il sacrificio di tanti giovani chiamati alle armi, le cui vite vennero spezzate nell’immane tragedia e le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte negli eventi bellici. In questo lungo percorso le Forze Armate italiane, al servizio del Paese, hanno operato con abnegazione e valore per assicurare il mantenimento della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale, del diritto internazionale”. “Ne è straordinaria dimostrazione – ha aggiunto – l’impegno che uomini e donne in uniforme profondono nell’assolvimento dei compiti loro assegnati sia nelle delicate operazioni di mantenimento della pace in teatri esteri, sia sul suolo patrio in concorso alle Forze di Polizia ed in soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali. Lo strumento militare nazionale è oggi oggetto di una profonda trasformazione i cui lineamenti sono stati tracciati nel Libro Bianco per la sicurezza e la difesa, per consentire alle Forze Armate di servire meglio il Paese, operando con efficacia ed efficienza in un contesto di rapidi e continui mutamenti che coinvolgono l’intero scenario internazionale”. “L’obiettivo – ha spiegato Mattarella – è quello di conferire il massimo impulso allo sviluppo delle capacità operative e delle componenti umane e tecniche. La Repubblica sa di poter fare affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per sostenere la pace e la giustizia internazionale”. “Agli Ufficiali, Sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile della Difesa esprimo l’ammirazione del Paese e il più sentito ringraziamento. Viva le Forze Armate, viva l’Italia!”.
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