Allarme degli albergatori, vuota metà delle stanze a inizio Giubileo

Forti gli interrogativi della associazione romana guidata da Giuseppe Roscioli

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Il giubileo dovrebbe essere la cuccagna per la Capitale, un pò come l’Expo lo è stato per Milano. Ma, c’è sempre un ma, proprio la strage di Parigi potrebbe essere l’inizio di un crollo delle affluenze un po’ come lo fu l’11 settembre per le compagnie aeree di tutto il mondo. Fra coloro che cominciano ad avere qualche dubbio c’è Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma che nel corso di una intervista all’agenzia Dire ha affermato «un’affluenza del 5% in più per il Giubileo straordinario negli alberghi romani? Ci metterei la firma.»

Prima degli attentati di Parigi erano queste le stime di Federalberghi comunque inferiori al  Giubileo del 2000. Oggi rimangono invece forti interrogativi. Dopo  gli attentati di Parigi la struttura che rappresenta gli hotel della Capitale si è mossa per capire come andranno le cose durante l’Anno Santo istituendo un Osservatorio  perché, aggiunge Roscioli «vogliamo capire qual è l’entità delle cancellazioni e quale l’andamento delle prenotazioni future.» Anche se «prenotazioni e cancellazioni sono all’ordine del giorno per un albergo, ma l’Osservatorio serve a capire se questi movimenti restano nella media o se superano l’ordinario.»

Oltre alle cancellazioni, Federalberghi monitorerà anche l’andamento delle prenotazioni future per il Giubileo che sino ad oggi «non ha dato segnali positivi, con il 50% prenotazioni a cavallo dell’8 dicembre, che è il cuore dell’evento. Questo vuol dire che per l’apertura dell’Anno Santo Roma sarà mezza vuota perché abbiamo la metà delle camere libere.» C’è da dire che Federalberghi non associa le strutture ricettive della Chiesa dove in genere convergono buona parte dei pellegrini organizzati dalle diocesi di tutto il mondo. Quel turismo religioso che pure alimenta presenze dall’Italia e dall’estero, ma che lascia ben poco nelle tasche di albergatori, ristoratori, tassisti ecc. Soprattutto se il taglio della celebrazione sarà eminentemente spirituale come auspica lo stesso Papa Francesco.

Insomma un vero e proprio rebus, quello turistico, che si aggiunge alle preoccupazioni relative alla sicurezza. Questa mattina il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi ha annunciato un anticipo del Giubileo proprio in Africa dove il Papa si recherà  dal 25 al 30 novembre. «Il viaggio in Africa- ha aggiunto padre Lombardi- è stato fortemente voluto dal Papa per andare a testimoniare, in un continente molto amato dalla Chiesa ma che vive problemi, conflitti, odio e violenza, l”amore di Dio e il suo messaggio.»

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