Mafia Capitale, affollata prima udienza nel bunker di Rebibbia

Il comune di Roma non è stato ritenuto tra i responsabili civili della vicenda

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Martedi mattina c’era molto traffico su via del casale di San Basilio, e nonostante le targhe alterne era difficile arrivare al carcere di Rebibbia: qui era stracolma l’Aula bunker del carcere romano per la seconda udienza del processo Mafia Capitale, la prima nel carcere di Rebibbia.

Dopo l’avvio del processo lo scorso cinque novembre, oggi è stata la volta della decisione sulle parti civili da parte dei giudici della decima sezione penale del Tribunale di Roma. Guidati dalla presidente Rosanna Ianniello, i giudici decidono sulla ammissione delle parti civili. In aula tutti gli imputati tranne i tre Buzzi, Carminati e Brugia.

Circa 150 le richieste di ammissione a parte civile: tra esse la Regione Lazio, il comune di Roma, rappresentanti di spicco dei Cinque Stelle come Roberta Lombardi e Marcello De Vito, il radicale Riccardo Maggi e moltissime associazioni e cittadini che si sentono danneggiati dopo la pubblicazione delle intercettazioni rese note nei mesi scorsi dalla stampa. Diverse richieste di ammissione a parte civile non sono state ammesse, mentre il Comune di Roma non è stato ritenuto tra i responsabili civili.

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