Roma città dell’azzardo: 1400 euro di spesa a testa

Appello di Mons Feroci (Caritas) per ridurre le macchinette nell'anno del Giubileo

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Sono circa 6 miliardi l’anno i proventi a Roma per il gioco d’azzardo nelle sue varie forme e il centro storico della capitale concentra nel suo territorio ben 16 sale d’azzardo e 46 compro oro. Altro quartiere dei record è il Tuscolano con 38 sale e 32 compro oro, anche se il fenomeno è ormai diffuso in tutta l’Urbe. A denunciarlo sono i dati di una ricerca presentata oggi dalla camera di commercio di Roma. I numeri mostrano un fenomeno dilagante, come diffusissime sono le sale slot e i luoghi, dai bar alle sale giochi, nei quali è possibile lasciare i propri soldi, rischiando la dipendenza.

Di gioco d’azzardo, compro oro e sicurezza urbana si è parlato a Roma in un convegno al quale hanno partecipato il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti,  il direttore della Caritas Diocesana di Roma Monsignor Enrico Feroci, il sociologo Maurizio Fiasco consulente della Consulta nazionale Antiusura. La riflessione è nelle parole di Lorenzo Tagliavanti: “La crescita del fenomeno ha coinciso con la crisi economica e si è localizzata soprattutto nelle zone periferiche e semi periferiche già interessate da un disagio sociale derivante dalla crisi stessa. Questa diffusione ha alcuni effetti indiretti- ha proseguito Tagliavanti – prima di tutto quello di sottrarre reddito soprattutto alle fasce più basse, risorse che potrebbero essere usate per il consumo, il risparmio o i servizi. La cronaca poi ci racconta che spesso queste attività sono scelte anche dalla malavita per entrare in certi territori per controllare alcune attività di tipo economico. Quindi il fenomeno non é di per sé criminale, anzi è regolato dalla legge, ma dal punto di vista sociale ed economico la sua grande crescita ci costringe a fare una riflessione e sarà una riflessione di tutti gli organismi che si occupano in termini sociali e regolativi di questo fenomeno”.

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Il direttore della Caritas di Roma Monsignor Feroci ha tuonato contro il fenomeno: “Roma è diventata la capitale del gioco di azzardo – ha detto – Spesso i Compro oro sono vicini alle macchinette dove si gioca. Incontriamo tante persone che arrivano da noi perchè sono rovinate dal gioco d’azzardo, ormai sono tante le situazioni. Spesso ho chiamato questo fenomeno ”sciacallaggio”. A Re di Roma c’è una ex sala Bingo con 900 postazioni, quindi 900 persone che possono giocare contemporaneamente”.

Secondo Feroci il vero problema sta nella mancata percezione del pericolo da parte di tanti adulti con famiglia: “Ci sono perfino giochi pensati per i bambini dai 4 agli 8 anni. Per chi cade nell’azzardo, la ludopatia, non ci sono strade per uscirne se non con terapie lunghe e difficili. Sono fenomeni su cui dobbiamo riflettere e fare qualcosa per questa società”. Da parte della Camera di Commercio è arrivata una simbolica risposta: “Alle attività che dovessero rinunciare nel periodo giubilare a questo tipo di attività, la Camera di commercio sarà molto felice di poter regalare un biliardino, il famoso calcio balilla che invece è sempre stato un ottimo compagno delle attività ludiche, legittime, sociali all’interno dei bar” ha detto Lorenzo Tagliavanti rispondendo all’appello di Feroci per la riduzione delle macchinette mangiasoldi nei prossimi mesi in cui si svolgerà l’Anno Santo.

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