Sembra una sanatoria, ma è solo una sospensione della revoca delle concessioni fino alla fine della prossima stagione balneare. Ma quello che è stato concesso agli imprenditori degli stabilimenti del lido di Ostia ha già sollevato un polverone. La decisione della Commissione Bilancio di approvare un emendamento pro balneari che sospende fino al 30 settembre 2016 le revoche delle concessioni viene giustificato dai suoi sostenitori come un provvedimento indispensabile a salvare, a livello nazionale, ben 300 mila posti di lavoro.
Ma a Ostia, dopo quanto emerso con le vicende di Mafia Capitale, suona come uno smacco alla legalità che fa gridare allo scandalo Radicali e Movimento Cinque Stelle, che così hanno commentato criticando soprattutto il Pd e il commissario Stefano Esposito, senatore e già assessore ai Trasporti nell’ultima fase dell’era Marino.
“Fa un certo effetto il contrasto tra l’atteggiamento del PD nella Capitale, ed in modo particolare a Ostia, sempre teso a proclamare rigore e legalità col Commissario Esposito, e gli emendamenti approvati quest’oggi in Parlamento su iniziativa dello stesso PD, che regalano di fatto un altro anno di proroga per le revoche delle concessioni ai balneari” ha commentato in una nota Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma.
“Fa effetto e disegna una sorta di ‘partito duble-face’: ora si tratta di capire quale dei due sia il PD che si candida nuovamente a governare Roma, se quello che intende (perlomeno a parole) ripristinare il diritto sul litorale romano, oppure quello che corre in soccorso di chi opera da decenni in regime di sostanziale monopolio, per di più compiendo gli abusi che noi radicali abbiamo già denunciato e segnalato all’allora assessore alla legalità Sabella”.
Stessa musica dai Cinque stelle che hanno chiesto “che la commissione Antimafia e la presidente Bindi, nella fattispecie di Ostia, si esprimano su quello che sembra un favore cucito su misura per alcuni soggetti e concessionari di dubbia integrità giuridica”.
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