Non c’è molto da stupirsi per chi quel treno lo prende ogni giorno, ma il fatto che l’indagine ”Pendolaria” di Legambiente abbia stabilito quest’anno che la tratta ferroviaria peggiore d’Italia è la Roma Lido, lascia molto da pensare sulla situazione attuale e sui tanti progetti auspicati per il futuro.
La linea, rimasta più volte negli ultimi tempi rallentata anche per mancanza di treni ha “vinto” anche il trofeo “Caronte”, istituito da Legambiente per segnalare per il viaggio più infernale sulle tratte dei pendolari del Lazio. L’associazione ambientalista, che in fatto di servizi pubblici e ambiente (così come su traffico e inquinamento atmosferico) non fa sconti a nessuno ha detto la sua: “Treni e linea sono rimasti al Medioevo e i pendolari sono maltrattati e costretti anche a viaggiare a piedi sui binari” affermano i dirigenti del Lazio.
La denuncia arriva in concomitanza con l’inizio della campagna “Pendolaria 2015” che monitora in tutto il Paese lo stato e la qualità dei trasporti su ferro per milioni di pendolari. Nel Lazio, tra le 8 linee regionali e le 2 concesse, la Roma Lido risulta la più lenta del territorio e, come se non bastasse, è la più frequentata della penisola con i suoi 100.000 viaggiatori al giorno. “Nel dossier Caronte 2015, con l’accurata analisi realizzata dai pendolari che da anni viaggiano su tali tratte, si raccontato i loro viaggi infernali tra il 10 e il 14 dicembre, questo è il risultato: Trofeo Caronte 2015 primo posto Roma-Lido, peggior linea del Lazio, secondo posto Roma-Nord (Roma Flaminio-Civita Castellana-Viterbo), terzo posto alla FL4 Roma-Castelli”.
Per Legambiente si tratta di “linee diverse tra loro ma accomunate da bassissima qualità del viaggio. Il risultato delinea un quadro completamente negativo sulle ferrovie concesse, gestite da Atac”. “Non si può aspettare ancora per risolvere la situazione disastrosa che ricade sulle centomila persone che quotidianamente la frequentano – ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – Visto il pessimo stato della Roma Nord, anch’essa di gestione Atac, chiediamo che sia la Regione ad assumere un protagonismo nuovo sul tema facendosi garante nella convocazione di un tavolo con il gestore, le associazioni e i comitati di pendolari, per avviare una discussione per individuare e risolvere le criticità più evidenti entro le prime settimane del 2016.
Oltre mezzo milione di pendolari del Lazio devono poter viaggiare su treni più puliti, meno stracolmi ed in orario, passa anche da questo il miglioramento della qualità della vita nonchè la concretizzazione delle misure per abbattere le emissioni di gas-serra, perché migliorare i viaggi pendolari vuol dire anche mitigazione dei cambiamenti climatici, dopo la Cop21 di Parigi, è da queste azioni concrete che la politica e le amministrazioni deve tradurre il buon accordo raggiunto”.
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