Assicurazioni di Roma, il regalo di Tronca e le “bugie” di Marino

Magi (Radicali): «Tra le esternazioni del commissario e le accuse dell'ex sindaco leggiamo solo parole in libertà.»

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Il “regalo”, giusto in tempo per l’Epifania, che il governo Renzi, per il tramite del Commissario prefettizio Francesco Paolo Tronca, ha fatto ad Adir non è piaciuto ai Radicali che in una nota hanno criticato duramente la scelta.

LA SCELTA DI TRONCA – «La verità è che è estremamente grave che Tronca abbia annullato la delibera  che prevedeva la liquidazione di AdiR. Così si elude l’obbligo di gara, perché si difende una società che fa utili con i soldi dei cittadini e che rappresenta un unicum assoluto. Con questa inspiegabile scelta, è il commissario Tronca a rischiare di provare un danno erariale oltre che una violazione degli obblighi comunitari sulla concorrenza».

LA DIFESA DI MARINO -Un provvedimento che va contro l’azione dell’ex sindaco Ignazio Marino che aveva avviato una analisi della situazione scoprendo come le assicurazioni comunali spendessero cifre molto superiori a città come ad esempio Milano per assicurare le auto del Comune. «La proroga del contratto con le Assicurazioni di Roma , è un atto assolutamente ingiustificabile – ha detto Marino – la cui responsabilità ricade interamente sul presidente del Consiglio, Matteo Renzi». Anche su questo punto però Magi ha da dire qualcosa all’ex sindaco.

LA REPLICA DEI RADICALI – «Marino – dice Magi – non può certamente rivendicare ciò che in due anni e mezzo non è riuscito a fare. Vogliamo infatti ricordargli che è stato proprio lui a tenere in vita in maniera ingiustificabile questa società a spese dei contribuenti: nel 2013 ha nominato un nuovo Cda con l’obiettivo di rilanciare AdiR, senza capire che l’obiettivo era proprio far uscire il comune dal “business” delle assicurazioni (obiettivo a cui io ho vincolato il mio voto sul bilancio 2014); successivamente Marino ha chiesto al Consiglio una delibera per la liquidazione della società, ma dopo averla ottenuta e rivendicata, l’ha sconfessata nominando pochi mesi dopo un nuovo Cda con un mandato diverso da quello della dismissione su cui lo impegnava la delibera. Nel frattempo Marino (con il suo assessore Scozzese) ignorava una proposta d’acquisto della compagnia assicurativa. Marino inoltre non ha mai bandito la gara, nelle more della quale era stata decisa la proroga del contratto con AdiR, violando gli obblighi comunitari proprio come fa oggi Tronca».

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