”Na cosa non capimo, voi artri fate i danni e noi li risarcimo”. E’ un coro di proteste quello delle centinaia di dipendenti comunali scesi in piazza del Campidoglio nel giorno dell’incontro tra il commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca e i sindacati sulla questione del salario accessorio. La frase era scritta su uno striscione appeso alla scalinata principale del Campidoglio e ben visibile dalla piazza.
Tra slogan, fischietti e bandiere in molti hanno voluto essere presenti nei momenti in cui Cgil, Cisl, Uil e Usb vivevano il confronto a lungo atteso con il Campidoglio. Ormai fuori tempo massimo per inserire il salario accessorio nella busta paga di gennaio, i dipendenti sono preoccupati anche per il futuro e annunciano ormai come certo lo sciopero del 27 gennaio anche se già potrebbe ipotizzarsi un suo slittamento in avanti se, vista la situazione in atto nella capitale con le tensioni accese su fronti importanti come Asili, Atac e Ama, i sindacati starebbero pensando a unificare tutti i maggiori tavoli di trattativa in un’unica ”vertenza Roma’ che darebbe vita a un solo grande sciopero generale delle sigle confederali.
Lo sciopero quindi darebbe posticipato e coinvolgerebbe tutti i comparti dell’amministrazione capitolina con il serio rischio di bloccare la Capitale e i suoi servizi essenziali. “Stiamo valutando che la vertenza diventi unica con tutte le categorie della macchina capitolina”, ha spiegato Marco D’Emilia, segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio,
In piazza gli animi sono caldi e i pareri dei rappresentanti sindacali netti: “Da quello che sappiamo nulla è cambiato. Se la situazione non si sblocca confermeremo tutte le iniziative di mobilitazione e ne aggiungeremo altre”, ha detto Marco D’Emilia della Fp Cgil di Roma e Lazio, arrivando in Campidoglio per l’incontro con l’amministrazione capitolina sul salario accessorio, mentre decine di dipendenti capitolini sono già in presidio in piazza con bandiere dei sindacati, fischietti e trombette.
“O ci dicono che sono spendibili 157 milioni complessivi o altrimenti andiamo avanti. Ci aspettiamo una risposta anche dal Governo che sembra aver abbandonato i dipendenti capitolini”, ha sottolineato D’Emilia.
Per Giancarlo Cosentino, della Cisl Fp di Roma e Lazio, “se oggi siamo qui significa che comincia a esserci un fallimento di tutti. Questo rimpallo tra Governo e commissario sta diventando umiliante per lavoratori e cittadini. Il prefetto Tronca è stato messo qui per governare questa città, e ora servono grandi atti di responsabilità da parte di tutti”.
Secondo Francesco Croce, della Uil Fpl di Roma e del Lazio, “mi sembra che a parte colpi di scena clamorosi le buste paga di gennaio saranno prive del salario integrativo. Sia chiaro che anche un eventuale aggiustamento in extremis delle buste paga senza un impianto contrattuale nuovo non sarà sufficiente a fermare la macchina della mobilitazione e lo sciopero del 27 gennaio”.
[form_mailup5q lista=”campidoglio”]