Lunedì romano di campagna elettorale, ecco le frasi del giorno

Una selezione delle mille dichiarazioni colte qua e là durante i tour elettorali

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Elezioni, roma, comune, campidoglio, Giachetti, Morassut, Bertolaso, Storace

Saranno mattinate sempre più intense di campagna elettorale quelle dei candidati romani in cerca dello scranno più alto del Campidoglio. Che siano schierati a destra o a sinistra, che siano in lizza per le primarie o meno, tutti spendono fiumi di parole a favore della città eterna che, di certo, sopravviverà anche a chi di loro dovesse diventarne il sindaco.

Dal canto nostro, per raccontare la campagna dei candidati (senza cedere al racconto didascalico) ecco una nostra raccolta di frasi da loro pronunciate ogni giorno nel corso dei giri elettorali tra centro e periferie.

Guido Bertolaso studia: «Di ruspe ne parlano in tanti: io parlo di sistemi per evitare che vivano nell’illegalità e voglio dare priorità a quei cittadini che a causa dei rom si trovano in situazioni invivibili. Io sto studiando soluzioni.»

Ma lui è un uomo libero «Non sono stato da Rutelli per evitare di gettare benzina sul fuoco visto il clima politico, ma nessuno mi ha dato diktat. Nè Berlusconi nè Meloni, sono stato io che ho deciso per opportunità»

Il dopo guerra non finisce mai «Io lavoro per ricostruire Roma. E’ una città bombardata, non me ne vogliano i cittadini aquilani, ma Roma è una città terremotata.»

Vatte a fidà «ero a Londra, ho parlato a lungo con Matteo Salvini. Lui mi ha detto: ”Punto su di te perché noi vogliamo vincere”.»

Roberto Giachetti e le speranze deluse «la mia opinione su Totti e Spalletti non farà parte del mio programma.»

La quinta colonna «c’è un pezzo di sinistra che lavora costantemente per far perdere il centrosinistra.»

Io non c’ero e se c’ero dormivo  «le persone sono molto severe col Pd, ma io penso che sia ancora credibile e mi sono candidato perché non rappresento e non ho nulla a che fare con quanto avvenuto fino ad ora nel Partito democratico.»

Roberto Morassut, stiamo lavorando per voi  «a chi mi chiede il mio, dico che il mio programma è ”work in progress”, naturalmente ci sono già delle idee generali e le primarie servono a dettagliare i programmi. »

Franceso Storace e  il disabile Bertolaso «sarebbe un candidato dimezzato, azzoppato e ogni passo che farà gli chiederanno se Salvini è d’accordo.»

Balthazar

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