Bruxelles, gli attentati scuotono anche la politica romana

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Dopo gli attentati di matrice islamica cha a Bruxelles sono costati alla popolazione inerme decine di morti e feriti sono stati soppesi da Fiumicino tutti i voli per la capitale del Belgio, mentre l’ Unità di Crisi della Farnesina raccomanda ai connazionali presenti a Bruxelles di evitare al momento spostamenti nella città.  «Io stavo arrivando lì – fa sapere Matteo Salvini-  ma ci hanno bloccato, tutto evacuato. Sto bene (a qualche scemo dispiacerà) e torno in ufficio. Non è possibile – prosegue –  vivere sotto il ricatto dei violenti e dei folli. Io non mi arrendo, io non ho paura. Una preghiera per le vittime.» Moltissime sono state le dichiarazioni di esponenti della vita politica romana impegnati nella campagna elettorale, fra le prime quella di Giorgia Meloni per la quale «Bruxelles sotto attacco terroristico. L’Europa è sotto attacco, la nostra libertà è sotto attacco del fanatismo islamico. Sveglia! – ha esortato – Basta subire, basta idiozie buoniste.»

Per Alfio Marchini invece questa è una guerra vera e «queste cose dureranno qualche anno, finchè non ci sarà un equilibrio duraturo in Medio Oriente. Finchè non si stabilizza quel quadrante, tutta la parte europea e africana sarà a grandissimo rischio. Va trovato un punto di sintesi tra Arabia e Iran, se non si trova quel punto di sintesi è tutto in grandissima fibrillazione.» E aggiunge «quanto sta accadendo in Europa non sono eventi occasionali. La mia analisi politica mi porta a dire che dovremmo abituarci a vivere come si vive a Tel Aviv. Facendo tutti gli scongiuri del caso, non c’è nessuna parte in Europa che può considerarsi al sicuro, questo anche per la natura di questo tipo di terrorismo. Questi signori sono autosufficienti, hanno costi molto bassi e sono difficili da stanare.» Francesco Storace si limita invece all’invettiva e twitta «Sì, bastardi islamici.»

Mentre Bertolaso twitta a sua volta  «Voglio, insieme a tutti, essere libero e sicuro. E’ necessaria una risposta forte e decisa #Bruxelles» La candidata dei 5stelle Virginia Raggi invita tutti a non avere paura e ad andare avanti e resta in attesa che  il Governo riferisca sulla situazione di Roma.

Più politica la riflessione di Roberto Morassut candidato sconfitto alle primarie del PD. «Gli attacchi di Bruxelles devono interrogare l’Europa su alcuni temi di vitale importanza per le nostre democrazie: l’integrazione delle comunità straniere nelle nostre città, le nuove politiche per la sicurezza, un cambio di rotta rispetto alle modalità con cui l”occidente interviene (spesso con troppe armi e poca politica)  nella risoluzione delle grandi crisi in regioni martoriate da anni di guerre e regimi totalitari.» L’Europa dei popoli, prosegue «la patria dei nostri figli, la casa della “generazione Erasmus” che all’alba di domenica ha subito un tragico lutto su un”autostrada della Catalogna, non può prescindere sai suoi valori fondanti e non può permettersi di cedere il passo a populismi beceri e ai posticci rigurgiti delle destre estreme.»

E’ quindi vergognoso «che personaggi come Matteo Salvini ed alcuni suoi alleati approfittino ancora una volta di fatti così gravi per agitare spettri e fomentare odio, con il basso intento di ottenere qualche voto in più in vista prossime elezioni amministrative.» Attenta ai trasporti è l’associazione dei consumatori Codacons ritiene che non sia più prorogabile l’adozione di misure straordinarie nella Capitale allo scopo di garantire la sicurezza dei cittadini. «Proprio le stazioni della metro, lo scalo di Termini e le altre stazioni ferroviarie di Roma – scrive in una nota- rappresentano obiettivi sensibili sul fronte del terrorismo». Per tale motivo Codacons chiede urgentemente di incrementare la vigilanza in tutte le stazioni delle linee metropolitane romane, alla stazione Termini e nelle altre stazioni ferroviarie della Capitale, anche attraverso l’adozione di sistemi tecnologici come metal detector, body scanner o simili, per evitare l’ingresso di armi o di ordigni esplosivi.

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