E finalmente Virginia esternò (vedi link art. precedente). Cosa aveva di così importante da dire convocando una conferenza stampa 20 minuti prima della sua augusta presenza? Semplice, che il Comune presenterà un esposto alla Procura «perché sembra che dietro questi danneggiamenti così ripetuti ci sia una regia. Sono comportamenti gravissimi da denunciare, si attacca Roma e i suoi cittadini».
Il blitzkrieg della Raggi è avvenuto nella sede del Servizio Giardini a Villa Lazzaroni dove nella notte è avvenuto un altro episodio di vandalismo ai danni dei mezzi della struttura. «Sono attacchi vili – ha proseguito la sindaca – anche se il costo e’ inferiore ai 50mila euro in un momento di sofferenza per le casse capitoline anche trovare i fondi per rimettere in funzione questi mezzi non è facile».
«E’ inconcepibile che qualcuno possa pensare di ottenere profitto dal danneggiamento di cose destinate a pubblica utilità e a pubblico servizio» fa eco alla sindaca rigorosamente su Facebook, il presidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco del M5S. Che aggiunge «per noi questo e’ solo il segnale che stiamo facendo un ottimo lavoro proseguendo verso un giusto cambiamento di rotta.» Chi dunque potrebbe ottenere profitto da tali atti vandalici? Spetta ovviamente alla procura avviare le indagini, ma una riflessione si può pure fare.
Senza andare toppo lontano era il 6 gennaio del 2015 quando pubblicammo che nottetempo i ladri si erano sono intrufolati nel deposito automezzi dell’ufficio emergenze Servizio Giardini, su via dei Colli della Mentuccia 30. Allora i ladri rubarono un mini escavatore, una piattaforma elevabile da 21 metri, due camion da 35 quintali e un pc. Sparirono anche tutte le “attrezzature da taglio”, come motoseghe, molti i danni alle strutture, alcuni camion furono distrutti ed in altri è stato asportato del gasolio.
Scrivemmo anche che si trattava di un fatto gravissimo che assestava un colpo all’operatività del Servizio Giardini in un momento in cui, dopo la sospensione degli appalti sul verde per l’inchiesta Mafia Capitale alle coop di Buzzi (richiesta dell’assessora Estella Marino per fare chiarezza e pulizia), si stava sopperendo alla manutenzione del verde pubblico con qualche centinaio di giardinieri comunali.
Sulla composizione sociale dei lavoratori delle coop di Buzzi che probabilmente hanno perso il lavoro c’è poco da dire anche se, senza accusare nessuno, alcuni non erano proprio delle mammolette. Semmai c’è da chiedersi come possa succedere che dalla fine del 2014 solo a pochi giorni fa venga bandita una gara dalla Raggi per la gestione del verde pubblico a un anno dal suo insediamento. Salvo poi ricorrere sala Procura per atti, che senza tanti strombazzanti, debbono comunque venir denunciati. Perché fatta la gara tocca vedere quali saranno i tempi di aggiudicazione ed attuazione.
Giuliano Longo