Dopo la contesa sulle primarie, si profila anche una battaglia per il voto delle amministrative. Almeno per Giulio Santarelli, candidato nella lista Liberazione in Corso a sostegno della candidata Eleonora DI Giulio che ha presentato un ricorso al Tar contro i dati.
LA CONTESA – «Dobbiamo cancellare dubbi e perplessità sulle tante zone d’ombra che emergono da molti seggi elettorali, con schede contestate, schede non assegnate, schede nulle, preferenze segnate sul simbolo diverso dalla lista del candidato, che possono avere alterato il numero dei seggi assegnati alle liste e il numero delle preferenze di candidati della stessa lista diversi da quelli che, da una verifica delle schede, possono risultare più votati» si legge in un comunicato stampa di Santarelli. Sulla elezione del consiglio comunale di Marino perciò gravano le incognite della assegnazione del quoziente, prima dato al centrodestra che passava da 14 a 15 (come risultato dai dati del Ministero dell’Interno sin’ora) poi conteso dalla coalizione di Ciamberlano e quella di Eleonora Di Giulio che totalizzano un identico resto di 853 voti, e che è stato assegnato alla coalizione di Ciamberlano, vale a dire a quella delle due che ha conseguito il maggior numero di voti, che perciò da 3 sale a 4, mentre alla coalizione di Eleonora Di Giulio vengono assegnati 2 seggi – continua la nota -. Nel centro storico di Marino il candidato Santarelli della lista “Liberazione in Corso di Eleonora Di Giulio”, ha registrato scritto il suo cognome a fianco alla lista “Socialisti per Di Giulio”, preferenze che sono state annullate, pur essendo state espresse su una lista alleata. In alcuni seggi delle frazioni sul nome Santarelli o non risultano preferenze o ne risultano una o due, a fronte di intere famiglie che invece dichiarano di averlo votato».
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