Sorpresa a Tivoli dove l’outsider Giuseppe Proietti, dopo essere riuscito a strappare il ballottaggio, con una coalizione di sole liste civiche, batte la favorita Manuela Chioccia, sostenuta dal centrosinistra.
IL VOTO – Dalle 7 alle 23 sono andati a votare i cittadini di Guidonia, Civitavecchia, Ciampino, Civita Castellana, Tivoli, Frascati, Grottaferrata, Fonte Nuova, Cellere e Cisterna di Latina. La provincia di Roma è stata quella più interessata dalla tornata supplementare. Guidonia Montecelio, la terza città del Lazio, ha visto contendersi la poltrona di primo cittadino l’uscente Eligio Rubeis (sostenuto da Fi, Fdi, Ncd, liste civiche), che al primo turno aveva raccolto il 43,30% dei voti, e Domenico De Vincenzi (Pd, Sel, Psi, Idv, Cd, Udc, lista civica) col 36,25%. Urne aperte anche a pochi chilometri dalla ”città dell”aria”. Infatti, a Tivoli, Manuela Chioccia (36,86% al primo turno), candidato di Pd, Psi, Cd, Idv e alcune liste civiche, è andata al ballottaggio: duello con Giuseppe Proietti (26,80%), sostenuto da sole liste civiche. Il centrosinistra era avanti in quasi tutti i ballottaggi della zona dei Castelli.
CASTELLI – A Ciampino, Giovanni Terzulli (Pd, Sel, Idv, liste civiche) si è presentato forte del 43,82% contro il 22,07% di Mauro Testa (Fi, Psi, liste civiche). A Frascati è stato un derby Pd-Sel: da una parte Roberto Mastrosanti (Sel, liste civiche) col suo 28,23% di partenza, dall’altra Alessandro Spalletta (Pd, Sinistra, liste civiche) col 27,49%. Invece, a Grottaferrata il candidato del centrodestra Giampiero Fontana (Fi, Fdi, Ncd, lista civica) era avanti col 36,86% su Alessandro Broccatelli (Pd, Idv, liste civiche), che due settimane fa aveva raccolto il 27,67%. Duelli molto importanti anche quelli di Civitavecchia e Civita Castellana. Nella città portuale il sindaco (che era stato sfiduciato da un pezzo della sua maggioranza), Pietro Tidei (adesso sostenuto da Pd, Psi, liste civiche) ha sfidato col suo 26,62% di partenza il candidato del Movimento 5 Stelle, Antonio Cozzolino (18,33%). Nel centro della Tuscia, Gianluca Angelelli (Pd, Sel, Idv, lista civica) si presenta in vantaggio (46,60%) su Franco Colamedici (Fi, Fdi, liste civiche), al 30,65%. A Cisterna di Latina competizione tutta interna al centrodestra: Mauro Carturan (Fdi, liste civiche), avanti al primo turno col 33,76%, ha cercato di aggiudicarsi anche il ”secondo tempo” contro Eleonora Della Penna (Ndc, Udc, Msi, liste civiche) 23,56%. Hanno chiuso il programma dei ballottaggi quelli di Fonte Nuova (Roma) e di Cellere (Viterbo).
IL PD – Ma, a differenza delle Europee, dove il Pd ha sbancato, i tre candidati della coalizione del Partito Democratico escono sconfitti nei tre centri più grandi al voto, Guidonia, Civitavecchia e Tivoli. Tre sconfitte nette, contro tre avversari diversi, nonostante il primo turno lasciasse pensare a ben altro esito. Ecco i dati del voto.
GUIDONIA – Eligio Rubeis viene riconfermato con il 56% dei consensi. Battuto, dopo due settimane di campagna elettorale all’insegna dei veleni, il candidato del centrosinistra De Vincenzi.
CIVITAVECCHIA – Ma il risultato più clamoroso è quello di Civitavecchia. Il centro a nord di Roma va al Movimento 5 Stelle. Antonio Cozzolino ha praticamente doppiato l’ex sindaco Pietro Tidei che si ferma a quota a 33,43, contro il 66,57 del candidato grillino.
CIAMPINO – A Ciampino invece il centrosinistra tiene. Dopo Lupi, dimessosi per diventare consigliere regionali, sarà Giovanni Terzulli a ricoprire la carica di primo cittadino. Netta la sua affermazione, con oltre tremila voti di vantaggio sull’avversario di centrodestra Testa.
FONTE NUOVA – Va al centrosinistra anche Fonte Nuova. Fabio Cannella supera quota 60% contro Claudio Floridi, centrodestra. GROTTAFERRATA – Vince il centrodestra a Grottaferrata. Giampiero Fontana si ferma sopra quota 58%. Tanto basta per avere ragione di Alessandro Broccatelli.
FRASCATI – A Frascati il derby interno alla sinistra va a ad Alessandro Spalletta che vince su Roberto Mastrosanti sostenuto da una coalizione di liste civiche più Sel. Il candidato del Pd e del resto del centrosinistra vince con poco meno di 200 voti di vantaggio. Ma nel Lazio il dato più rilevante è un altro: l’affluenza ha subito un crollo verticale con un meno 23,5%.
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