Colleferro, rifiuti: eravate tutti d’accordo sul nuovo impianto di Cdr

Il sindaco Mario Cacciotti ricorda che la delibera fu votata all’unanimità. Fermo no all'immondizia di Roma, ma il Campidoglio pressa per smaltire in provincia

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Il sindaco di Colleferro Mario Cacciotti sull’impianto per il pretrattamento e la produzione di CDR tira in ballo tutti, maggioranza e opposizione in Consiglio che si sono dichiarati favorevoli all’impianto. La dichiarazione di Cacciotti susciterà sicuramente un vespaio ma resta il fatto che la delibera che fu votata all’unanimità il 3 luglio del 2008 ne è la prova. D’altra parte in ballo c’è la necessità o meno di dare seguito alla realizzazione del piano per il ciclo integrato dei rifiuti anche se oggi qualcuno  lo mette in discussione.

LA DICHIARAZIONE – «Sappiamo che l’impianto è necessario alla chiusura della discarica – dice Cacciotti – e nel Consiglio lo abbiamo ribadito, in accordo con la minoranza. Ora non si può dire che questo non è vero e che il Sindaco dice bugie. Se i cittadini vogliono conoscere la verità possono leggere la delibera di Consiglio comunale che è visionabile sul sito del Comune».

NO AI RIFIUTI DI ROMA – Resta tuttavia ferma la decisione più volte ribadita che Colleferro non accoglierà i rifiuti di Roma anche perché l’impianto per la produzione del Cdr che in seguito viene smaltito dal termovalorizzatore prevede una capacità massima in ingresso pari al 50% del conferimento attuale dei Comuni che smaltiscono nella discarica. Improrogabile sarà invece la chiusura della discarica di Colle Fagiolara come stabilisce una delibera del 2008.

LE RICHIESTE DEL CAMPIDOGLIO – Resta il fatto che dopo 6 anni la discarica campa ancora egregiamente e che si fanno sempre più pressanti le pressioni del Campidoglio per smaltire in provincia 1000 tonnellate al giorno di rifiuti, mentre il sindaco di Roma Ignazio Marino insiste perché Ama ed Acea intervengano sul ciclo industriale dello smaltimento magari mettendo le mani sull’aborrito (dagli ambientalisti) temovalorizzatore che potrebbe venir ammodernato con i necessari investimenti. In somma tutto congiura perché la triste profezia di Colleferro distretto industriale della monnezza si realizzi a scapito delle buone intenzioni degli amministratori e delle aspettative ambientali dei colleferrini.

 

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