Mafia Capitale e rimborsi elettorali. Accuse al sindaco di Frascati

I consiglieri di opposizione chiedono la restituzione delle somme

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L’inchiesta Mafia Capitale si allarga sempre di più alla provincia. Dopo sarcofago, Castelnuovo e Sant’Oreste anche Frascati viene tirata dentro (in parte) nell0inchiesta. I consiglieri comunali Mirko Fiasco, Franco D’Uffizi, Roberto Mastrosanti, Emanuele Dessì e Paola Gizzi tornano sulla questione dei rimborsi elettorali del sindaco Luigi Spalletta, già oggetto di una precedente mozione. Ora pretendono maggiori spiegazioni e soprattutto la restituzione delle somme.

LA MOZIONE – “Premesso che
– a seguito dell’esame del rendiconto delle spese sostenute durante la campagna elettorale depositato dal Sindaco Spalletta presso la Corte di Appello di Roma, Collegio Regionale di Garanzia Elettorale, è stato convocato il Consiglio Comunale per richiedere le dimissioni del Sindaco con riferimento ad alcuni fatti riguardanti, tra l’altro, la percezione di contributi elettorali (19mila Euro) dopo la sua elezione e la sostenuta mancata rendicontazione degli oneri relativi ad alcune iniziative elettorali e di altre movimentazioni contabili emergenti dal conto elettorale;
– in sede di Consiglio Comunale il Sindaco ha reso dichiarazioni ad avviso degli scriventi Consiglieri evasive ed imprecise e assolutamente inidonee a garantire i principi di trasparenza cui si deve uniformare l’azione dei pubblici amministratori;
– in queste ore un grave scandalo sta coinvolgendo la politica romana e regionale, fatto di deprecabili connivenze tra un sistema malavitoso e frange della politica e della pubblica amministrazione, scandalo dal quale emergerebbe un radicato interesse, dei componenti di quella che viene definita una Mafia, per le iniziative che ruotano intorno alla accoglienza degli immigrati ed alla gestione dei Centri di accoglienza;
– tra i contributi elettorali ricevuti dal Sindaco, e già oggetto della precedente succitata Mozione, risultano complessivi Euro 4.000,00 ricevuti da due diversi soggetti Cooperativistici (2mila prima delle elezioni e 2mila ricevuti dopo la sua elezione) dediti alla gestione dei Centri di accoglienza, uno dei quali, peraltro, dallo scorso mese di agosto gestisce il CARA – Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo di Vermicin

RITENUTO CHE – quanto sta emergendo dalle indagini romane, escluso evidentemente ogni intento di paventare anche solo indirettamente un qualsivoglia coinvolgimento del Sindaco Spalletta e dei suoi finanziatori nella vicenda, conferma la nostra valutazione di superficialità del Candidato Sindaco prima e Sindaco poi nell’accettare un contributo elettorale da soggetti operanti in un settore delicato quale quello dell’immigrazione;
– sia pertanto necessario un ulteriore approfondito confronto in aula al fine di consentire al primo cittadino di rendere conto della situazione, anche con riferimento alla presenza del CARA in Vermicino e ad alla possibilità che possano verificarsi eventuali situazioni di insediamento di ulteriori centri di accoglienza nel territorio di Frascati;
premesso tutto quanto sopra i sottoscritti Consiglieri propongono, pertanto, al Consiglio Comunale la seguente

MOZIONE AFFINCHÈ -ascoltato il Sindaco in ordine ai rilievi evidenziati nella premessa del presente atto con riferimento ai contributi elettorali ricevuti da soggetti dediti alla gestione dei Centri di accoglienza, alla situazione del CARA di Vermicino, alla possibilità che possano verificarsi eventuali situazioni di insediamento di ulteriori centri di accoglienza nel territorio di Frascati e, più in generale, alla posizione della sua maggioranza in ordine a questo tema;
ritenutane l’opportunità, sotto il profilo etico, anche alla luce di quanto emergente degli episodi di cronaca giudiziaria della vicina capitale,
si esprima sull’opportunità che il sindaco Alessandro Spalletta provveda all’immediata restituzione dei contributi ricevuti – prima e dopo il suo insediamento alla carica – di cui nella premessa della presente Mozione.”

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