Mafia e appalti: verifiche al Comune di Guidonia

Dieci giorni di accertamento nelle stanze del palazzo. Sotto la lente tutti gli incarichi

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Disporre una verifica sull’applicazione della normativa antimafia e anticorruzione in tutti i settori dell’amministrazione trasferendone i risultati (e le eventuali anomalie) al capo dell’anticorruzione nazionale Raffaele Cantone. Il contenuto è quello di una direttiva urgente, scritta, prioritaria, imposta dal sindaco Eligio Rubeis a tutti i dirigenti perché avviino e concludano, entro dieci giorni, una puntuale e totale verifica di tutti i rapporti intrattenuti dall’Ente con società, enti, cooperative, associazioni, ditte che rivestano la qualifica di fornitori e/o aggiudicatari di appalti per opere, lavori e servizi, nonché dei soggetti partecipanti a gare ad evidenza pubblica, interpellando esplicitamente la Prefettura di Roma e l’Anac (agenzia nazionale anticorruzione).

LA RICHIESTA DEL SINDACO – Rubeis chiede ai dirigenti di soffermarsi, con particolare scrupolo, sui casi di società, enti, cooperative, ditte che svolgano e abbiano ricevuto incarichi negli ultimi due anni mediante procedure di chiamata diretta e/o cottimo fiduciario; di predisporre un elenco dettagliato sugli estremi dell’incarico, sui termini di pagamento e su eventuali situazioni da ritenersi anomale, inviando i risultati della ricerca sempre all’Anac per le eventuali osservazioni e o verifiche di sua competenza. Un lavoro di accertamento – scrive il sindaco – che dovrà “essere completato entro e non oltre il 22 dicembre 2014, trasmettendone i risultati al sottoscritto e a Marco Alia”, il capo della Polizia Municipale che è anche responsabile dell’anticorruzione comunale. Con una seconda disposizione, anch’essa, “improrogabile”, il sindaco investe lo stesso Alia (nella sua veste di tutore della legalità) di “disporre un piano per la rotazione dei dipendenti, in particolare i dirigenti e gli impiegati direttivi che abbiano avuto l’attribuzione della posizione organizzativa, così come previsto dalla Legge 190 del 2012, al fine di prevenire ogni qualsiasi pericolo, anche ipotetico, di condizionamento o non sereno svolgimento delle funzioni pubbliche”. “Di procedere alla verifica sull’aggiornamento del sito-portale istituzionale in particolare per quanto riguarda la trasparenza, in modo che sia effettivamente completo ed aggiornato secondo quanto prescrive il Piano triennale dell’anticorruzione comunale già approvato e pubblicato sul portale stesso”.

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