Colleferro andrà al voto in maggio per la prossima tornata amministrativa, ma le acque delle candidature sono già piuttosto agitate e siccome questa volta la sinistra ha buone possibilità di spuntarla dopo le due sindacature di Cacciotti, si agitano ancor più nel PD che punta alla vittoria trainato dal successo di Matteo Renzi.
LE PRIMARIE – Così si ricorre alla prassi consolidata delle primarie aperte che domenica prossima vedranno in competizione un giovane di 26 anni, Pierluigi Sanna a capo della sua lista Ripartiamo per Colleferro (già consigliere comunale della lista Rinascita di Colleferro) e Diana Stanzani 44enne, intellettuale, militante di vecchia data di quel partito e notoriamente molto vicina all’on. Renzo Carella.
PUNTI SALIENTI – Come in tutte le primarie dei Democratici le differenze stanno nella qualità e nelle caratteristiche personali e nei programmi dei candidati. Nel caso di Colleferro lo stesso Sanna ci parla «di apertura alla società civile, ai giovani ai professionisti e all’associazionismo con particolare attenzione ai temi dell’ambiente, dello sport e della cultura. Tenendo conto delle dinamiche di un mutamento sociale che in 10 anni ha cambiato radicalmente il volto della città con un ceto medio impoverito e sacche vere e proprie di povertà».
IL SOSTEGNO – Il vincitore delle primarie capeggerà una coalizione che oltre al Pd e alla lista di Sanna comprende Sinistra e Libertà. Pierluigi coglie comunque un clima positivo in città nei suoi confronti. «Pensi – ci dice – che alla cena elettorale di sabato scorso, che tutti dovevano pagarsi come contributo alla mia campagna per le primarie, hanno partecipato 260 cittadini e molti se ne sono dovuti andare per mancanza di tavoli disponibili. Non solo, ma alla presentazione della mia candidatura i presenti nella sala del teatro erano oltre 300, come non si vedeva da molto tempo a Colleferro».
LA CORSA AL COMUNE – Evidentemente Sanna punta su quel bisogno di rinnovamento, di aria nuova che spira in una città sino ad oggi soffocata dal suo declino. Ma chiunque vinca le primarie lui non si nasconde le difficoltà di battere una destra che «sta cambiando pelle sotto la sferza della crisi di Forza Italia e che vede in bilico le candidature a sindaco di Salvitti e Moffa». Con la differenza che quest’ultimo vanta una lunga esperienza politica e di governo sul territorio, e oggi si presenta per la lista Salvini (Lega Nord) che è la vera incognita della prossima campagna elettorale. Una insidia alla quale, dopo l’esito delle primarie «si dovrà rispondere – ci dice il giovane candidato – con un grande senso di unità».
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Giuliano Longo