I soliti furbetti delle pubbliche amministrazioni. Questa volta però il giochino è stato scoperto dai carabinieri che hanno arrestato 4 persone e denunciato altre 29 persone per truffa contro lo Stato.
LE MANETTE – Tre dipendenti della Asl di Subiaco e un operaio del Comune sono stati arrestati in flagranza di reato. Per altri due medici è scattato il divieto di dimora nel territorio di Subiaco.
LA TRUFFA – Il trucco era sembra lo stesso. Timbravano per conto dei loro colleghi o si assentavano dal posto di lavoro per accompagnare i figli a scuola, fare la spesa o pagare le bollette.
LA NOTA DELLA REGIONE LAZIO – “Fermo restando la presunzione di innocenza, ma considerata l’estrema gravità dei fatti accertati dalle Forze dell’Ordine, la Regione Lazio ha richiesto alla Direzione della Asl Roma G la sospensione del personale coinvolto nell’indagine condotta dalla Magistratura e l’avvio delle conseguenti procedure disciplinari”.
Lo comunica in una nota la Regione Lazio.
LA NOTA DI ZINGARETTI – “Quanto sta emergendo dalle indagini condotte dalle Forze dell’Ordine a Subiaco rappresenta un fatto di estrema gravità. Nell’ultimo periodo, dopo lunghi anni di tagli e attese, stiamo investendo sulla sanità del Lazio, stiamo per uscire dal Commissariamento, apriamo le Case della salute in tutta la regione e per la prima volta dopo tanto tempo siamo tornati anche ad assumere nuovo personale. Stiamo cambiando il volto della sanità con l’impegno e l’aiuto di tutti gli operatori e non possiamo rischiare che i nostri sforzi siano depotenziati da gravissimi episodi di questo tipo. Bene quindi l’indagine della Magistratura che vedrà la Regione Lazio a fianco delle Forze dell’Ordine e degli inquirenti”.
Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
L’ASL – “La rilevanza dei fatti ha imposto la massima riservatezza, con le indagini ancora in corso e con la magistratura che ancora deve fare il suo corso non era possibile divulgare informazioni. Abbiamo, sin da subito attivato tutte le procedure interne tese ad acquisire gli elementi necessari per poter procedere nei confronti dei dipendenti coinvolti nel caso”, così interviene la direzione della Asl Rmg in merito alla notizia delle operazioni svolte dai carabinieri nel distretto di Subiaco che hanno portato ad arresti e denunce.
“La lotta all’assenteismo è una delle mie priorità, sin dal mio insediamento sono state attivate procedure chiare di rilevazione delle presenze e delle assenze grazie all’uso di badge – aggiunge il direttore generale Giuseppe Caroli – e sensibilizzato i dipendenti verso il rispetto del proprio ruolo, dei loro diritti e doveri. Allo stato attuale non si ha notizia di altri dipendenti coinvolti. In merito a quanto accaduto l’Azienda esprime un vivo ringraziamento alle forze dell’ordine per il lavoro svolto e ribadisce, così come fatto finora, la massima disponibilità e collaborazione. Ora attendiamo, fiduciosi, l’esito del procedimento, certi che chi ha sbagliato pagherà, ricordando che la stragrande maggioranza dei dipendenti di questa Asl svolge con passione, dedizione e spirito di sacrificio il proprio lavoro rivolto al soddisfacimento dei bisogni delle persone che necessitano dei nostri servizi ”.
L’INDAGINE – Si tratta di un’indagine durata 5 mesi. I provvedimenti sono stati firmati dal Gip di Tivoli, Alberto Michele Cisterna. C’era chi timbrava e poi usciva per commissioni personali, chi si faceva timbrare il cartellino da colleghi, chi durante le ore di assenteismo svolgeva un altro lavoro. In particolare i medici andavano a lavorare in uno studio privato. I denunciati sono tutti lavoratori del Distretto sanitario di Subiaco: tra loro sei medici, un ostetrico, quattro infermieri, una guardia giurata, quattro assistenti amministrativi, un assistente sociale, un dirigente medico un logopedista, un medico veterinario, tre operatori tecnici e un dipendente del Distretto di Tivoli.
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