«Organizziamoci la vita per i fatti nostri». Le intercettazioni del sindaco di Marino

Le telefonate segrete tra il primo cittadino e l'imprenditore

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«Vedi se riesci a prendere qualcosa» e «organizziamoci la vita per i fatti nostri». Così il sindaco di Marino, Fabio Silvagni, si rivolge ad un suo collaboratore Bruno Saccavino nelle intercettazioni allegate all’ordinanza di custodia cautelare, ai domiciliari, firmata dal gip di Velletri. Secondo l’accusa, Silvagni e Saccavino, accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e violazione di alcune norme sull’edilizia, avrebbero favorito illecitamente il cambio di destinazione d’uso di un’area individuata per l’apertura di un fast food nel comune di Marino. Il sindaco, da oggi ai domiciliari, in altre intercettazione rassicura un imprenditore sul fatto che i vigili non si recheranno a svolgere controlli presso la struttura scelta per la realizzazione del fast food.«I vigili domani – dice nelle intercettazioni – dopodomani, dopo dopo domani non vanno».

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