Ieri il consigliere d’opposizione Mirko Mecozzi (Pd) denunciava sui media di Civitavecchia che i rubinetti sono praticamente a secco nell’area servita dalle cisterne di via Montanucci che comprende i due terzi della popolazione perché la locale municipalizzata Hcs ha fortemente limitato l’erogazione dell’acqua per un guasto.
LA POLEMICA – Il consigliere rileva inoltre che il Comune si è ben guardato dal diffondere anche un solo comunicato sul problema forse perché la giunta grillina «ha pensato bene che non fosse proprio il caso di emanare l’ennesimo avviso, approfittando della giornata domenicale e del “riposo” di due giorni dei maggiori organi di stampa.» Quindi la notizia non è nemmeno apparsa sul sito ufficiale del Comune. I disagi dei cittadini che non hanno potuto provvedere a scorte di acqua ci sono stati, ma questa potrebbe anche essere la prima avvisaglia di una estate a secco non infrequente nella Città.
LA DIFESA – «Non è colpa nostra, la situazione l’abbiamo trovata così» ribatte l’amministrazione senza però tener conto che nell’ultima estate della giunta Tidei l’acqua non è mancata. ” proprio non funziona, visto che nell’ultima estate della giunta Tidei (2013) l’acqua non è mancata. Oggi la situazione dovrebbe essere tornata alla normalità ma l’opposizione minaccia ricorsi alla Magistratura per omissione di comunicazione per un servizio essenziale. Si ricorda che appena lo scorso 7 febbraio erano rimaste a secco le zone a monte di Civitavecchia: San Liborio, Cisterna Faro e via Achille Montanucci, ma anche a via Bandita delle Mortelle, Campo dell’Oro, Boccelle, San Gordiano, via del Casaletto Rosso alta e via Terme di Traiano. A causa proprio di un guasto all’acquedotto comunale dell’Oriolo e dello stop, deciso da Hcs a causa del maltempo, dell’erogazione idrica dall’impianto di potabilizzazione di Monte Augiano a Poggio Capriolo. Allora fu necessario l’intervento di autobotti nelle scuole e anche allora la comunicazione ai cittadini fu del tutto inadeguata.