Quando si parla di soldi, si sa che spesso possono saltare i nervi. Specie quando siamo in politica o in quelle stanze dove si amministra la vita degli altri. Qui è molto facile far scoppiare un caso: basta condire qualche comunicato, aggiungere qualche frase nel grande calderone dei social network e il gioco è fatto.
D’altra parte 20 milioni (questa la cifra denunciata dall’opposizione) in un bilancio di un comune piccolo come quello di Rocca di Papa non sono certo caramelle. La cittadinanza ha il dovere di sapere cosa sta accadendo nel “Palazzo”. Per questo abbiamo voluto ascoltare direttamente l’assessore Maurizio Querini a cui abbiamo chiesto un chiarimento sulle accuse rivolte dall’opposizione.
Assessore, qual è la reale situazione delle casse comunali?
Innazitutto, non esiste alcun buco di bilancio altrimenti saremmo in dissesto finanziario e commissariati da anni
Lei però non può nascondere i debiti.
Sì, certo. Ma proviamo a domandare a qualsiasi cittadino se l’acquisto di 1.000 ettari di bosco, la realizzazione del teatro, del museo di geofisica, di una nuova scuola, di un parcheggio multipiano, di un polo sociale, di chilometri di fognature e pubblica illuminazione e tante altre opere pubbliche sono un debito o un investimento. La risposta dovrebbe essere ovvia perchè è aumentata la qualità della vita.
Può spiegarci tecnicamente in cosa consiste questo debito?
Circa la metà del debito di cui parla qualcuno dell’opposizione è costituito dal residuo dei mutui e prestiti obbligazionari contratti dal Comune per la realizzazione di opere pubbliche. Premesso ciò, preciso che nell’ultima legislatura Boccia, e quindi da quando ricopro il ruolo di assessore al Bilancio, non solo non è stato contratto alcun mutuo per le opere pubbliche ma addirittura sono stati estinti tre mutui tra cui quello per la realizzazione della nuova scuola materna assicurando in maniera definitiva al nostro patrimonio questo importante bene per un importo superiore ai 400mila euro. Vorrei anche precisare che i Comuni hanno un limite massimo di indebitamento disposto dall’articolo 204 del Tuel e il Comune di Rocca di Papa negli ultimi tre anni ha ampiamente rispettato questo limite registrando la percentuale del 4,10% nel 2012, del 3,84% nel 2013 e del 4.04% nel 2014 così come certificato dai revisori dei conti.
Tra le accuse mosse dall’opposizione c’è quella relativa alle anticipazioni di liquidità?
Abbiamo aderito al Dl35 del Governo Monti e lo abbiamo fatto per dare un impulso all’economia locale. Basti pensare che con più della metà di questo prestito abbiamo pagato imprese dove lavorano anche i nostri cittadini ma anche commercianti, artigiani e piccole ditte edili del nostro paese. Sono sicuro che questa iniezione di liquidità ha fatto solo bene alla nostra città. Cosa avremmo dovuto fare? Aspettare che le imprese locali morissero nel frattempo? Tra l’altro all’interno di questa cifra ci sono notevoli importi rappresentati dai trasferimenti correnti e in conto capitale che gli enti sovracomunali non ci hanno ancora trasferito e che il Comune ha in questo modo anticipato.
E sui tanto discussi residui attivi cosa ci dice?
Da sei mesi abbiamo appaltato a una società esterna la riscossione dei crediti che sta dando i suoi frutti e che ci sono ancora molti ruoli in pancia a Equitalia-Gerit risalenti agli anni che vanno dal 2000 al 2012 per un importo di circa 4 milioni di euro ancora in corso di riscossione da parte del concessionario, di certo non per nostra responsabilità.
Dunque, è una trappola tutta politica quella costruita dall’opposizione.
Siamo in un clima di campagna pre-elettorale ma l’opposizione non fa i conti con l’intelligenza dei nostri cittadini se qualcuno pensa di far breccia nell’elettorato evocando scenari disastrosi che non esistono, cavalcando l’antipolitica o il disfattismo con la speranza di provocare sentimenti di odio nei nostri confronti. Sappia anche noi risponderemo con un progetto per il futuro carico di speranza e di fiducia perseverando con la passione e l’amore per la nostra città.