Esterino Montino è stato eletto sindaco di Fiumicino il il 10 giugno 2013, ma ha alle spalle una carriera politica di tutto rispetto. Infatti è stato senatore per il partito dei Democratici di Sinistra nella XIV Legislatura (2001-2006), rieletto nella XV Legislatura (2006-2008) nelle liste dell’Ulivo. Dal maggio 2005 al marzo 2007 ha retto le redini della Federazione Romana dei Democratici di Sinistra per diventare Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma nell’anno del Giubileo. Il 13 marzo 2008 diventa vicepresidente ed Assessore all’Urbanistica della Regione Lazio e nell’ ottobre 2009 riceve l’incarico di Presidente della Regione Lazio dopo le dimissioni di Marrazzo. Pubblichiamo oggi una sintesi della sua intervista che verrà pubblicata integralmente domani su “Il Giornale della Provincia” in vendita con Il Tempo in tutte le edicole della provincia di Roma, a Ostia e in alcune aree della periferia.
AEROPORTO DI FIUMICINO – Ovviamente il primo tema che abbiamo affrontato è quello dello Sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino oggi nell’occhio del ciclone dopo l’incendio del Terminal 3 e il successivo sequestro della struttura da par te della Procura di Civitavecchia che peraltro indaga sulle responsabilità dell’amministratore delegato di Aeroporti di Roma per aver utilizzato il personale dopo l’incendio senza le necessarie garanzie ambientali e sanitarie. «Non sono mai stato contrario allo sviluppo del Leonardo Da Vinci, tutt’altro. Ma un conto è parlare di sviluppo, altro di raddoppio» ha esordito il sindaco il quale riconosce le necessità di un hub moderno ed efficiente che ospita oltre 40 milioni di passeggeri l’anno, ma che non ritiene opportuna la costruzione di altre piste. E fa l’esempio di Londra-Heathrow che vede oltre 72 milioni di presenze annue con due piste, una in meno di Fiumicino. E aggiunge «nell’area sud dell’aeroporto ci sono aree inutilizzate, moli e servizi che sono in programma da tempo e che devono ancora vedere la luce», basti pensare all’incendio all’interno del molo D del Terminal T3 che comporterà un grande lavoro di ristrutturazione. D’altra parte occorre superare «una visione autarchica dell’aeroporto in un contesto indipendente e completamente slegato dal territorio che lo circonda… per questo che fin dal mio insediamento ho cercato di valorizzare le bellezze archeologiche, storiche e naturalistiche di questo territorio» inclusa La Riserva Naturale Statale che è «uno dei luoghi più belli e incontaminati a due passi dall’aeroporto e dalla Capitale. A pochi minuti dall’aeroporto abbiamo un’area archeologica, estesa il doppio rispetto a quella di Pompei. Decine di ettari in cui sorgeva la più grande area portuale dell’antichità nel Mediterraneo. La necropoli di Porto è un gioiello quasi nascosto a Isola Sacra, poi ci sono tanti punti di interesse e attrazione turistica dislocati in tutte e 14 le nostre località». Montino ricorda che la notte bianca anche quest’anno animerà il territorio, appuntamento previsto per sabato 20 giugno. Occasione «per gustare i nostri prodotti enogastronomici che rendono Fiumicino un luogo appetibile sotto tutti i punti di vista. In quell’occasione sarà possibile, tra l’altro, andare sull’archeoboat, un battello che da Ponte Due Giugno navigherà sul Tevere per arrivare fino ai Porti imperiali di Claudio e Traiano.
VALORIZZAZIONE – Certamente per valorizzare il territorio comunale si pone il problema della viabilità e per questo Montino ricorda che insieme a Comune di Roma e Adr è stata realizzata finalmente un’area con varchi ztl a traffico controllato Kiss&Go e un’area a traffico limitato Stop&Go, «le più estese mai installate in un aeroporto italiano». Ma la vera scommessa riguarda un vero progetto sull’intermodalità che valorizzi i collegamenti su ferro ma non solo. «Il Comune di Fiumicino – spiega – è pronto, fin da subito, a fare la propria parte per definire insieme alle altre istituzioni ed enti interessati un sistema di mobilità su ferro che sia decisamente migliore di quello esistente. Basterebbe prolungare di due chilometri i binari già esistenti sulla Portuense per arrivare all’altezza dell’ex passaggio a livello, presso i Cancelli Rossi, ripristinando una stazione ferroviaria ormai imprescindibile per una città di 80mila abitanti». Ma serve anche una linea express ad alta velocità che conduca all’aeroporto Leonardo Da Vinci e un’altra di collegamento tra le diverse località, compresa Fiumicino città. «Anche perché, a breve – spiega ancora Montino – partirà la gara d’appalto per il nuovo porto commerciale che ospiterà navi da crociera; migliaia di turisti che sbarcheranno a Fiumicino e vorranno raggiungere l’aeroporto, ma anche le bellezze del nostro territorio e della Capitale». Il sindaco ammette poi, senza esitazioni, che il problema dell’aeroporto ha dimensioni “metropolitane”, e il Comune di Fiumicino «è pronto, fin da subito, a fare la propria parte per definire insieme alle altre istituzioni ed enti interessati soluzioni concrete sulle tante questioni aperte sull’aeroporto di Fiumicino. Questo però non significa che l’apertura di un tavolo interistituzionale deve in alcuni casi diventare un alibi per rimandare questioni irrisolte che invece avrebbero bisogno di scelte rapide e condivise».
IL NODO ADR – Infine abbiamo chiesto al sindaco se il suo comune intende vendere le sue quote in Adr come aveva adombrato il sindaco di Roma, secca la risposta: «Il Comune di Fiumicino è e rimarrà socio pubblico in Adr. Ha una piccola quota, ma credo sia importante avere una voce in Consiglio di Amministrazione non legata a interessi esclusivamente privati. Il gestore aeroportuale ragiona, giustamente, secondo logiche imprenditoriali, ma credo che i cittadini di Fiumicino abbiano pieno diritto a essere rappresentati».
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