Monterotondo, il contributo per il reddito di dignità

Un'iniziativa apprezzata da tutti

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Istituire un reddito di dignità per combattere povertà e mafia. A due mesi dall’adesione formale alla campagna promossa dall’associazione Libera, che si prefigge l’obiettivo di far approvare in tempi brevi dal Parlamento una legge per l’istituzione di un reddito minimo o di cittadinanza, il Comune di Monterotondo fa il punto sull’esperienza maturata insieme a cittadini, realtà associative, comitati, partiti e sindacati.

L’APPUNTAMENTO – L’occasione è l’appuntamento di sabato 20 giugno (ore 10, sala conferenze della biblioteca comunale “Angelani”) per la presentazione del libro di Giovanni Perazzoli “Contro la miseria – viaggio nell’Europa del nuovo welfare”, in cui si raccontano e si confrontano strumenti dei welfare europei sconosciuti in Italia. L’approfondimento sarà accompagnato da Marco Genovese, coordinatore di “Libera” per la città di Roma, Andrea Ciarini, docente di Sistemi di Welfare in Europa presso l’università “La Sapienza”, esperto di politiche del lavoro, sociali e socio-sanitarie in prospettiva comparata, nazionale e regionale, e Ileana Piazzoni, deputata, componente della commissione parlamentare Affari Sociali.

«Monterotondo – afferma l’assessora alle Politiche sociali Anna Foggia – è stato il primo Comune italiano ad aderire formalmente alla campagna di Libera, ritenendo un preciso compito istituzionale la sensibilizzazione sul fenomeno della povertà, su quanto questo sia funzionale al lucro della criminalità organizzata e su come sia perciò prioritario affrontarlo attraverso interventi strutturali. In questi due mesi abbiamo stimolato e collaborato con le realtà territoriali, diffondendo i dati sulla povertà, raccogliendo le firme e promuovendo utili approfondimenti. Nel presentare il bellissimo libro di Giovanni Perazzoli, faremo il punto sulla campagna di Libera che termina domenica 21 e che contiamo possa essere risolutiva affinché anche l’Italia, come quasi tutti gli stati europei, istituisca lo strumento del reddito di dignità».

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