Quando una donna subisce una violenza molto spesso resta sola con il suo dolore, e senza sapere come andare avanti. Nella giornata contro la violenza delle donne viene presentato a Roma un vademecum per aiutare le donne a tutelarsi in caso di violenza, per prevenirla e contrastarla. La Fidapa, Federazione italiana donne arti professioni affari di Roma festeggia così la giornata di mercoledì 25 novembre contro la violenza sulle donne con “Capire per salvarsi”, un convegno ospitato nella sede della città metropolitana di Roma. “Un gruppo di donne riunite nell’associazione di Roma ha aggiornato e messo a punto il Vademecum “Capire per salvarsi” con informazioni e strumenti per prevenire e contrastare la violenza” spiega una nota. Alla presenza di autorevoli figure del mondo femminile, di deputate e senatrici oltre a rappresentanti del mondo del più vasto mondo del lavoro e associativo, verrà sottolineato il risultato del lavoro fatto negli ultimi anni e quello futuro.
“Il Vademecum “Capire per salvarsi” – spiegano da Fidapa – è strumento di facile consultazione che vuol donare, adottando un linguaggio comune e appropriato, consigli pratici e cosa le donne possono fare nel tentativo di salvarsi la vita quando minacciate. Sono state prese in esame le normative nazionali e internazionali in materia legislativa e i possibili strumenti contro la violenza. Vuol essere un incitamento alla ricerca di soluzioni da un lato sul piano istituzionale, dall’altro vuol fornire “rimedi” da attuare in situazioni di pericolo. Infine vuol dare una spinta alla sensibilizzazione indirizzata all‘opinione pubblica sulle problematiche legate al genere femminile.
Vogliamo invitare le donne a studiare comportamenti e dinamiche, le vogliamo stimolare a decodificare i segnali, a riconoscere il pericolo e ad evitare di essere trascinate nel tunnel a volte senza uscita che porta a diventare vittime di violenza”. Fidapa lavora da anni sui temi della divulgazione, puntando alla massima diffusione tra le donne delle informazioni sui servizi e sui diritti: dai centri antiviolenza alle case protette. Lavora nelle scuole e sui territori desideriamo aiutare quelle donne che hanno subito violenza, a ritrovare la voce e a gridare il proprio dolore sostenute dalla voglia di raccontare le proprie drammatiche esperienze a seguito di abusi e violenze.
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