Tevere Farfa, a fuoco tutti i mezzi della riserva

Le reazioni del mondo politico, la solidarietà dell'assessore Refrigeri

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Vanno a fuoco i mezzi della Riserva Naturale Tevere Farfa in provincia di Roma e le istituzioni fanno quadrato per stigmatizzare l’accaduto. Martedì mattina sono stati trovati in cenere un’automobile, un fuoristrada, un trattore, due moduli antincendio, tre motori nautici, un pulmino nuovo di zecca per il trasporto collettivo per disabili. E’ inoltre stata danneggiata l’area del parcheggio coperto e della rimessa delle attrezzature da lavoro.

Il commissario della riserva regionale Dario Esposito ha commentato così l’accaduto: “L’attentato incendiario che ha distrutto i mezzi della riserva di Nazzano Tevere Farfa rischia di compromettere le campagne di sensibilizzazione ambientale che abbiamo avviato ma, soprattutto, rischia di avere riflessi più seri sulla sicurezza di tutto il perimetro del polmone verde. Confidiamo nella sensibilità dell’amministrazione regionale per il ristoro dei danni subiti e l’acquisto di nuovi mezzi, fondamentali per la sopravvivenza dei programmi di studio, ricerca e sensibilizzazione ambientale. Senza i mezzi, di fatto, non potremo provvedere alla vigilanza nel parco di 700 ettari, non saremo efficaci nel contrasto al bracconaggio e alla pesca abusiva, non potremo trasportare le persone diversamente abili durante le iniziative di educazione ambientale, ci sarà impossibile provvedere alle attività di manutenzione dei sentieri e delle zone picnic. Si tratta, in pochi anni, del terzo episodio doloso, dopo l’incendio della fornace appena ristrutturata nel 2006, il danneggiamento di automezzi 2010. Coloro che vogliono fermare la nostra azione di contrasto a tutti gli abusivismi devono sapere che non ci fermeremo anche per rispondere alla grande solidarietà che tanti nelle Istituzioni e cittadini ci stanno esprimendo. Lo spettacolo della natura a due passi da Roma non si farà fermare dall’azione qualche criminale”.

La vicenda ha scatenato le reazioni di sdegno e solidarietà del mondo politico e istituzionale, e l’intervento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente, Fabio Refrigeri, che ha dichiarato: “Si tratta di un atto gravissimo – continua Refrigeri – che impedisce qualunque attività operativa dell’Ente, fortemente impegnato in questi mesi nell’attività di contrasto al commercio illegale di selvaggina, e nelle consuete attività di controllo del territorio. Una prima stima valuta il danno in circa 150mila euro.

Esprimo la mia solidarietà – conclude Refrigeri – al personale, al direttore e al commissario straordinario della Riserva e mi auguro che venga fatta al più presto luce su quest’atto delinquenziale. Ho la certezza che chiunque pensi di intimorire così, uomini ed istituzioni, non potrà che constatare il fallimento delle sue intenzioni. Non ci riuscirà”.

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