Trasporto bagagli, è crisi a Fiumicino: in ballo 400 posti di lavoro che rischiano l’esubero. E’ la situazione che si ritrova lo strategico settore operante nei due aeroporti della capitale dopo tre anni di liberalizzazioni. I tagli e la competizione tra le aziende che negli anni si sono succedute hanno portato all’aumento dei soggetti presenti a Fiumicino e a continui tagli sui lavoratori, fino a oggi che oltre alle difficoltà delle aziende sono arrivate condizioni limite che rischiano di bloccare gli stessi voli.
Ora a Fiumicino si stanno per tirare le somme di anni di cassa integrazione e circa 400 lavoratori del settore vedono la parola “fine” anche su questo ammortizzatore sociale. Dal primo dell’anno, il rischio vero è quello degli esuberi. Per ora nessuno sa cosa succederà, ma di sicuro pesa anche su questi lavoratori l’incertezza di un settore nel quale le regole sembrano essere tenute in scarsa considerazione.
Troppe le società che operano nei nostri aeroporti, troppo disordine che favorisce simili trattamenti per i lavoratori. Mentre a Roma si affacciano nuovi imprenditori desiderosi di partecipare al business del trasporto bagagli, i 400 cassaintegrati attendono ancora risposte.
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