Atac, i sindacati premono per il rinnovo il contratto di servizio

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferrotranvieri vogliono l'approvazione di questo "strumento regolatore certo" contro ogni rischio di privatizzazione

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Scade alla fine di questo mese il contratto di servizio fra il Comune e la sua società di trasporto pubblico Atac. Se ne ricordano per tempo i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferrotranvieri di Roma e del Lazio che in assenza di tale contratto potrebbero trovarsi di fronte a qualche sorpresa in un prossimo futuro. Per questa ragione i sindacati vogliono un servizio che continui a restare pubblico (senza eccezioni) e vogliono l’approvazione di questo “strumento regolatore certo” ovviamente nell’interesse generale della cittadinanza.

SINDACATI CONTRARI ALLA PRIVATIZZAZIONE – Per scongiurare ogni ipotesi di privatizzazione i sindacati sono d’accordo sulla eliminazione dei superminimi, ma chiedono la rivisitazione degli appalti e delle consulenze, le reinternalizzazioni delle lavorazioni, ma soprattutto il pieno rispetto del protocollo delle relazioni industriali «su cui deve fondarsi il confronto nel prossimo futuro». Se «il senso di responsabilità» delle organizzazioni sindacali viene così garantito i sindacati intendono contrastare le «illazioni infondate e piene di pregiudizi strumentali apparsi su alcuni organi di stampa che hanno colpito in questi giorni i lavoratori e le loro rappresentanze. Dati privi di fondamento che vedono la dignità e la privacy di alcune lavoratrici e lavoratori sbattuti in prima pagina alludendo a chissà quali astuzie e nefandezze».

POLEMICHE SUI DIPENDENTI – Il passaggio del comunicato fa riferimento a quei lavoratori “imboscati” negli uffici di cui un quotidiano ha voluto addirittura pubblicare i nominativi. «Dare dell’imboscato – prosegue la nota- a un pensionato, a un appartenente a categorie protette, citare qualcuno che non è addirittura più in vita e altro ancora significa tentare di gettare fumo per distogliere l’attenzione da temi più importanti» e si preannunciano azioni legali nei confronti di chi ha pubblicato gli elenchi. Il contratto di servizio in scadenza fu approvato all’unanimità dal precedente Consiglio di Roma Capitale, ora la palla passa alla Giunta che tuttavia ne ha  previsto il ridimensionamento per almeno 27 milioni che ha già prodotto con il risultato di tagliare o ridimensionare immediatamente un certo numero di linee di trasporto.

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