Ferrovie, l’alta velocità a Fiumicino. I pendolari stanno a guardare

Annunciata l'iniziativa oggi dal ministro dei trasporti Lupi. Ma per arrivare a Roma da Viterbo servono ancora quasi due ore

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L’alta velocità arriva a Fiumicino. Lo dichiara il Ministro ai trasporti Lupi e lo conferma l’amministratore delegato delle Ferrovie alla festa di Comunione e Liberazione a Rimini, fra un tripudio di consensi per i 300 milioni di investimenti previsti solo per la tratta Roma Fiumicino. Abbracci e baci per una grande opera che consentirà di raggiungere da Milano lo scalo capitolino in poche ore, sempre che tutti quelli che viaggiano sulle Frecce Rosse decidano successivamente di spostarsi in aereo.

PREZZI ANCORA SCONOSCIUTI – Quanto poi verrà a costare il biglietto la nuova tratta è difficile a dirsi se solo oggi il Leonardo costa per un viaggio 14 euro e il treno normale che fa tutte le fermate, 8 euro. Comunque sia ci saranno tanti nuovi posti di lavoro e gireranno un mucchio di soldi, secondo le indicazioni di Matteo Renzi che intende sbloccare tutti i cantieri impastoiati nelle lungaggini burocratiche o che, molto più probabilmente, attendono ancora che qualcuno cacci i soldi per i lavori sino ad oggi realizzati. Ma l’impegno di collegare i principali scali aeroportuali italiani con l’alta velocità è sicuramente un importante passo avanti, che ci avvicina ai principali Paesi europei dove tale collegamento esiste ormai da tempo. Tuttavia nessuno, tranne Federconsumatori, ha fatto notare che non solo di ‘alta velocità’ l’homo campa, ma anche di trasporti per i pendolari che rispetto agli altri paesi europei, sempre citati, fanno davvero schifo non solo per lo stato della manutenzione, ma soprattutto per la precarietà degli orari e del servizio.

PENDOLARI E DINTORNI – La Regione Lazio, ad esempio, fa del suo meglio e con il nuovo contratto di servizio con le Ferrovie ha sbloccato 35milioni in più per le linee locali, quasi un decimo di quanto costerà portare l’alta velocità a Fiumicino. Ma con il Comune di Roma che batte cassa per farsi dare sull’unghia altri 300 milioni solo per tenere in piedi Atac, c’è poco da sfogliar verze. Quindi anche il problema delle infrastrutture ferroviarie sta sempre nella convenienza perché è vero che l’ex ad di FS Moretti i profitti veri ha cominciato a vederli solo quando ha inaugurato l’alta velocità sulla tratta Roma/Milano e viceversa che dalle 3 ore di percorrenza attuali arriverà, come assicura il nuovo ad Elia, a sole due ore. Grossomodo quanto oggi si impiega per percorrere i 70 chilometri tra Roma a Viterbo e mezzora in meno di quanto oggi occorre per arrivare da Roma a Frosinone dopo 91 chilometri. Stendiamo un pietoso velo su quanto accade sulle altre linee.

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