Tasi, Tari, Imu: arriva la stangata d’autunno. Ecco il vademecum

Oggi ultimo giorno per pubblicare le delibere comunali. Tutte le scadenze per i versamenti, le aliquote e le detrazioni.

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La Iuc, imposta unica comunale accorpa Tasi (casa), Tari (rifiuti) e la vecchia Imu (casa). Oggi scade il termine per i comuni per pubblicare sul portale del Dipartimento delle finanze la delibera sulla Tasi. La pubblicazione sarà però definitiva solo a partire dal 18 settembre: solo a partire da quella data si potrà stabilire, comune per comune, quali saranno le scadenze.

MANCANO 3000 COMUNI – Al momento, a livello nazionale mancano ancora all’appello circa 3000 comuni su 8000 totali, ma le situazioni differiscono caso per caso. I comuni hanno ampi margini per decidere esenzioni o per estendere la tassa ai diversi tipi di immobili (Tasi+Imu), fatti salvi i terreni agricoli sui quali si paga soltanto l’Imu. A variare anche le aliquote e le differenze nell’esborso per i cittadini rispetto allo scorso anno. In ogni caso nei comuni in cui è già stata pubblicata la delibera ed è stato versato a fine maggio l’acconto, il saldo della Tasi è dovrà essere pagato entro il 16 dicembre. Ai comuni che non avevano deliberato ma che lo faranno entro il oggi, 10 settembre, la scadenza per il pagamento dell’acconto è fissata al 16 ottobre. Se la delibera Tasi non arriverà neanche entro oggi scatterà la tariffa base all’1 per mille da pagare in un’unica soluzione per tutto il 2014 entro il 16 dicembre (per immobili che non siano l’abitazione principale la aliquota sarà dell’1 per mille solo se la aliquota Imu non super lo o,96%). Il 16 dicembre c’è anche la scadenza dell’Imu, che in alcuni casi sommata alla Tasi sarà una vera e propria stangata pre-natalizia.

COME FUNZIONA A ROMA – A Roma la delibera è stata pubblicata nei mesi scorsi: dunque l’acconto va pagato entro il 16 ottobre e il saldo a dicembre. Aliquota base per la prima casa è al 2,5 per mille (con detrazione di 110 euro agli immobili con rendita catastale fino a 450 euro, 60 euro tra 451 e 600, 30 euro tra 651 e 1000). Per le case di lusso aliquota all’1 per mille e per i fabbricati rurali; allo 0,8 per mille per seconde case e altre tipologie di immobili. Sempre nella capitale la combinazione Tasi + Imu per seconde case e altri immobili arriva fino all’11,4 per mille.

NON SOLO PROPRIETARI – A pagare la Tasi non saranno solo i proprietari ma anche gli affittuari di casa, in una misura variabile dal 10 al 30 per cento in base a quanto deciso dalle delibere comunali. Penalizzate saranno le famiglie con figli con case dalle rendite medio basse e chi oltre al lavoro ha altri redditi. Secondo una simulazione effettuata dalla Uil 7 famiglie su 10 pagheranno di più con la Tasi che con l’Imu. Secondo alcune stime dell’agenzia delle entrate al Campidoglio arriveranno circa 85 milioni dalla aliquota sulla prima casa, con un aumento della Tari e una riduzione in molti casi della Tasi (rispetto all’Imu 2012). Per la Tasi il calcolo è complicato ed è preferibile affidarsi a un centro specializzato. In alternativa si possono consultare le delibere comunali e il sito del ministero delle Finanze e dotarsi di moduli F24 con i quali effettuare il pagamento. Quanto alla Tari resta in piedi il meccanismo secondo il quale sarà il comune a inviare il bollettino con l’importo da pagare. Per la vecchia Imu restano invece le aliquote 2013 dove massime (come nelle grandi città): il 16 giugno è stata versata la prima rata mentre il saldo resta al 16 dicembre. L’Imposta vale solo per le abitazioni categoria A/1, A/8 e A/9.

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