“”Operatori messi al bando” e ”Acea è anche tua”. Questi gli slogan più ricorrenti a Roma in piazza Santi Apostoli, dove i dipendenti del call center di Acea Energia hanno organizzato un sit-in di protesta contro il bando pubblicato dall’azienda che prevede soltanto il criterio del prezzo più basso nel rinnovo dell’affidamento dei servizi di call canter. E’ quanto si legge in una nota.
420 PASTI A RISCHIO – “”Noi che fine faremo?” Si domandano i 420 lavoratori a rischio. Mentre le organizzazioni sindacali in testa, continuano a ricordare che ”Acea è una municipalizzata e quindi il Comune ha e deve avere una parte importante in questa vicenda. ”I lavoratori, per lo più giovani, affermano che lo scorso gennaio il Comune aveva garantito che nessun lavoratore avrebbe perso il proprio posto e che la nuova gara avrebbe salvaguardato gli attuali dipendenti, ma con il criterio del minor prezzo tutto potrebbe venir rimesso in discussione a partire dal numero degli addetti. “Si tratta di una gara che venne indetta da Acea prima che io chiedessi il cambio del cda e che potrebbe mettere a rischio i posti di lavoro di alcune centinaia di persone. Ho chiesto un approfondimento politico sulla questione affinché non si inneschi un meccanismo di gara che determini la perdita di posti di lavoro. Mi e” stato assicurato che saranno fatte verifiche affinché non ci sia questo rischio”.
COSA DICE MARINO – Cosi in diretta su una radio locale Ignazio Marino, ha commentato la protesta dei lavoratori. “Da sindaco, però- ha chiarito il primo cittadino della Capitale- non posso intervenire direttamente su un’azienda quotata in Borsa, sarebbe scorretto e contro la legge. Avremo risposte dall’azienda nelle prossime ore”. Argomentazione che i più critici avevano rivolto il sindaco quando decise di cambiare i vertici della multiutility.
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