Il tfr subito in busta paga: 57 euro in busta paga

Ecco la nuova simulazione

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Pil Istat

Il 50% del Tfr subito in busta paga. Mentre è partito il conto alla rovescia per il varo della legge di Stabilità, torna in campo anche una ipotesi più volte presa in considerazione anche dai precedenti governi.

LA SIMULAZIONE – Per un operaio +57 euro – L’operaio che ha una retribuzione ordinaria mensile di 1.544 euro, più il bonus di 80 euro, vedrebbe la busta paga mensile netta aumentare da 1.238 a 1295 euro prendendo (esentasse) i 57,18 euro di Tfr. L’aliquota del 23% scatterebbe quando verrebbe riscosso alla fine il Tfr conteggiando anche gli anticipi.

Per un impiegato base +64 euro – Per un impiegato che riceve 1.765 euro mensili, più bonus e Tfr di quasi 64 euro, la busta paga salirebbe invece da 1.342 a 1.405 euro. Per un impiegato, invece, di più alto livello, con 2.085 euro di retribuzione lorda ordinaria, il Tfr mensile sarebbe di 77 euro, ma in questo caso comincerebbero a scattare le tasse: 17,7 euro. Così la differenza, con o senza Tfr, sarebbe tra un salario di 1.608 euro e uno di 1.667.

L’IPOTESI – Ipotesi di stampa, si legge sull’Ansa,  che però raccoglie un coro di no, a partire da Confindustria, che sottolinea la complessità di applicazione di una misura di questo genere. Contraria anche la leader della Cgil Susanna Camusso: “L’ipotesi di trasferire il 50% del Tfr in busta paga può essere un’operazione su cui “volontariamente i lavoratori decidono, però poi nessuno dica che è un aumento e allora non si rinnova il contratto”.

Ma ieri sera il premier Renzi, parlando a Che Tempo che Fa, è tornato ad insistere sul tema: “Potremmo mettere il Tfr mensilmente in busta paga. E’ complicato” ma ” se trovassimo il modo di dare liquidità alle piccole e medie imprese” potrebbe essere una soluzione.

 

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