Trasporti a Roma e Lazio: in Atac Sciarra presidente e Giana a Cotral

Nuovi arrivi ai vertici della municipalizzata dei trasporti del Comune di Roma e dell'azienda regionale degli autobus locali

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Se a detta degli esperti appare ancora prematuro, per quanto auspicabile, l’ingresso di di Ferrovie nella compagine societaria di Atac, ciò non toglie che gli assetti ai vertici dell’azienda vadano ridefiniti dopo le nomine del luglio scorso che hanno incoronato l’esperto di finanza dannino Broggi ad amministratore delegato e consiglieri di amministrazione i dirigenti interni al Campidoglio  Anna Maria Graziano, Cristiana Palazzese e Stefano Fermante , mentre veniva confermato il presidente uscente, Roberto Grappelli. Ma già si sapeva che la presidenza sarebbe passata ad un uomo di fiducia dell’assessore alla mobilità Guido Improta vero dominus capitolino del settore e non solo.

ATAC – Ecco spuntare per la presidenza della disastrata azienda capitolina il nome di Enrico Sciarra che in verità, come anticipato da Cinque, solo nel luglio scorso era in pole position per i vertici di Roma Metropolitane. Una scelta non proprio ‘di rinnovamento’, ma di  di Sciarra, che sulla sua esperienza nei trasporti romani ci ha pure scritto un libro, di tutto si può dire tranne che la sua vita non sia stata dedicata ai Tpl.  Semmai si potrebbe sollevare qualche obiezione sul suo passato di uomo di fiducia  di Vincenzo Piso e Francesco Aracri uomini  che furono il braccio armato e la mente vigile di Gianni Alemanno proprio sui trasporti. Da molti viene anche considerato uomo ‘de sinistra’ che sino ad oggi non se l’è proprio passata male come dirigente  all’Agenzia per la Mobilità dopo esserne stato Ad con Tabacchiera presidente. Carriere da qualche centinaio di di migliaia di euro annuo che non gustano mai.  Sul curriculum di questo ex  dipendente delle ferrovie ci sarebebbe  poco da eccepire se non per quel software di 70.00 euro nuovo di zecca  che doveva consentire  consentiva di studiare e ipotizzare orari e tracce che nessuno pare abbia mai utilizzato a Roma Mobilità. Inoltre le sue doti di scrittore contraddicono la verbosità dei suoi ordini di servizio che qualche dipendente giudicava incomprensibili. Se proprio si volesse cercare il pelo nell’uovo si potrebbe rivangare  la storia della sua partecipazione alle riunioni dove L’ex AD di Eur spa, Riccardo Mancini, inquisito per le tangenti dei filobus Menarini, contrattava con Finmeccanica. Ma a ben vedere a quegli incontri c’erano proprio tutti   da Massimo Tabacchiera  per l’Agenzia, all’ad di MetroRoma Federico Bortoli, con i suo collega di Atac, Adalberto Bertucci e l’ex assessore ai Trasporti Sergio Marchi. Tutti a suo tempo convocati per chiarimenti  dal procuratore Ielo a Piazzale Clodio nel febbraio del 2013.

COTRAL – Se Improta non disdegna una certa continuità alla presidenza di Atac si preannunciano invece cambiamenti radicali per Cotral il cui consiglio di amministrazione verrà rinnovato a giorni. Nell’azienda di trasporto regionale cambierà davvero il manico della gestione con l’innesto di Arrigo Giana che dal 2000 fino a poco tempo fa è stato direttore  dell’area finanza dell’azienda di Tpl milanese ATM e presidente di Movibus. La scelta di questo manager fa pensare a un processo graduale di apertura ai privati e a una maggiore integrazione con Trenitalia, per una maggiore interconnessione tra ferro e gomma.Non a caso il suo nome era compreso nella terna dei papabili alla Trenord, la joint-venture tra Ferrovie Nord e Trenitalia che gestisce il trasporto regionale lombardo. Giana ha lavorato sulle partecipazioni di Atm in perdita, fra le quali  la Nord Est Trasporti (di cui l’Atm possiede il 93,5%) che aveva accumulato perdite per oltre 6,2 milioni e la Movibus che aveva perso 3,7 milioni nel 2009 e 2,1 nel 2010. Nel 2011 Giana aveva promesso al sindaco Pisapia che se non si fosse arrivati al pareggio nel 2012 o nel primo semestre del 2013, la decisione sarebbe quella di cedere partecipazioni o rami d’azienda non strategici. La stessa Corte dei conti  ha recentemente riconosciuto che negli ultimi tempi un lavoro di razionalizzazione dei costi ha notevolmente ridotto il disavanzo.

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