Anche il bonus bebè, dopo l’articolo 18, potrebbe subire una modifica. È quanto ha annunciato il viceministro Enrico Morando.
L’ANNUNCIO – “Siamo disponibili – ha detto il viceministro Enrico Morando – a modificare parzialmente la struttura del bonus bebè in rapporto all’esigenza di renderlo più efficace per i minori poverissimi o in povertà assoluta”. Nessuna limatura, invece, per quanto riguarda il bonus Irpef di 80 euro.
“La platea di beneficiari del bonus da 80 euro non si tocca”, dice Morando. L’emendamento della minoranza Pd sul bonus, puntualizza, però, Stefano Fassina, “è una variazione, non uno snaturamento della norma: la platea resta quella dei lavoratori dipendenti e resta come riduzione del cuneo fiscale”. “Spero che il governo possa manifestare un’apertura – ha aggiunto prendendo la parola in Commissione Bilancio – poi i dettagli potremo rivederli”. L’obiettivo dell’emendamento – ha ribadito – è di “correggere un difetto di equità e contrastare la povertà”
Due degli 8 emendamenti della minoranza, quelli riguardanti il bonus Irpef e quello bebe’, sono stati ‘accolti’ da Sel dopo che la maggioranza Pd li aveva esclusi, di modo da ‘costringere’ la commissione a votarli. Le due proposte entreranno nel dibattito gia’ da domani e, con minoranza Pd e opposizioni in trincea, si preannuncia aria di battaglia, con Francesco Boccia che, tenendo fede al ruolo di terzieta’ legato alla presidenza della commissione, non compare tra i firmatari degli emendamenti della minoranza Pd ma non ha mai nascosto il suo sostegno. Appoggio che, per ora, governo e renziani sembrano lontanissimi dal concedere.
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