Jobs act, l’ultima battaglia in Consiglio dei ministri

Matteo Renzi: «Con il Jobs act sarà più facile assumere, non licenziare»

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L’ultima battaglia in Consiglio dei ministri. E’ iniziata alle 12.50 la riunione con all’ordine del giorno i decreti attuativi del Jobs act, la delega fiscale, il decreto per Taranto e il Milleproroghe.
In arrivo le novità sui licenziamenti e gli indennizzi economici, che sostituiranno nella gran parte dei casi di risoluzione illegittima del rapporto di lavoro il reintegro dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, e sugli ammortizzatori sociali: i primi decreti attuativi del Jobs act sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e sulla riforma dell’Aspi approdano al Consiglio dei ministri.

MATTEO RENZI – “Con il Jobs act sarà più facile assumere, non licenziare”, torna ad evidenziare il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in vista del Cdm della vigilia di Natale, ribadendo anche che le nuove regole si applicano soltanto ai nuovi assunti (“quelli che hanno già un contratto mantengono lo Statuto del passato”), per loro, per i quali oggi “avere un contratto a tempo indeterminato sembra una chimera, il sistema sarà più semplice e flessibile”. Renzi ha incontrato al Quirinale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale ha illustrato anche le misure su lavoro e domani all’esame del Cdm.
Perchè il ”Cdm di Natale” sarà un consiglio dei ministri importante. Non c’e’ solo il Jobs Act, ma anche decreto salva-Ilva (che arriva il giorno dopo l’accordo su Termini Imerese e mentre si cerca un’intesa su Meridiana).

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