Eur verso il fallimento, i comitati chiedono che torni al Comune

Con la fine della società per azioni si profila la vendita ai privati dei prestigiosi immobili Appello ai ministri

0
434

A 3 settimane dal 24 aprile, data in cui il giudice potrebbe dichiarare il fallimento di EUR spa e mettere in vendita il pregiatissimo patrimonio immobiliare pubblico, i comitati e i cittadini riuniti sotto il nome di Carteinregola lanciano un appello ai Ministri Pier Carlo Padoan e Dario Franceschini e al Sindaco Ignazio Marino perchè si restituisca Roma EUR al governo comunale. Oggi Eur spa, di proprietà per il 90 % del Ministero dell’Economia e per il 10% del Comune di Roma, gestisce un pezzo pregiato di città pubblica sul quale decide un consiglio di amministrazione e non il Comune.

Ma quello che più è grave, secondo i comitati è che tale gestione “avrebbe potuto accontentarsi dei dividendi del ricchissimo patrimonio immobiliare” mentre e “si è spinta in una serie di imprese fallimentari”. I comitati insistono sul panorama metropolitano violentato da ferite che, nonostante il passare degli anni, non si sanano: “Torri sventrate, opere incompiute, voragini post esplosione, baracconi abbandonati, antri scavati sotto il laghetto. Da anni in attesa di una soluzione. E soprattutto la Nuvola”. Il prossimo 24 aprile intanto un magistrato dovrà decidere se il piano di ristrutturazione finanziaria che presenterà EUR spa sarà in grado di garantire i suoi creditori, o se dichiararne l’insolvenza e avviare le procedure fallimentari. Ipotesi che dovrebbe essere remota, ma quello che sta succedendo per scongiurarla è di difficile comprensione. Di fronte alla complicata situazione debitoria e al destino incerto in cui il quartiere potrebbe piombare, i comitati chiedono impegni precisi alle autorità: “riteniamo un preciso dovere dei Ministri delle Finanze Padoan, dei Beni Culturali Franceschini e del Sindaco Marino aprire un nuovo capitolo della storia dell’EUR, all’insegna della trasparenza e dell’interesse pubblico”.

“Per questo chiediamo che, prima di avviare qualunque iniziativa – piano, vendite e salvataggio – si proceda a una profonda riforma, restituendo l’EUR al governo comunale, pari a tutti gli altri quartieri di Roma, senza l’ingombro di una spa inutile e dannosa. E sia il Comune a predisporre un piano per il rilancio economico e culturale dell’EUR, garantendone la sostenibilità, all’insegna della trasparenza e della partecipazione dei cittadini. E mentre una risposta definitiva sembra ancora lontana da arrivare, il ministro Franceschini si mostra possibilista sulla destinazione pubblica del complesso immobiliare: “non ci può essere un’ipotesi di alienazione ai privati ma che in ogni caso gli immobili devono restare nell’ambito di proprietà del perimetro pubblico, ci sono diverse modalità perchè questo avvenga”.

[form_mailup5q]

È SUCCESSO OGGI...