Agricoltura, con olio tunisino nel Lazio a rischio il 30 per cento delle imprese

Scatta l'allarme di Coldiretti dopo la decisione della Assemblea Ue

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La Coldiretti scende in campo contro l’assalto all’olio italiano autorizzato dall’Unione Europea e ricorda come anche il Lazio sia pienamente coinvolto dalla problematica della qualità dei prodotti oleari: “Il via libera all’accordo sull’olio tunisino votato dalla plenaria dell’Assemblea di Strasburgo mette seriamente a rischio migliaia di aziende del settore – spiega David Granieri, presidente di Coldiretti Roma e Lazio.

LAZIO QUINTA REGIONE PRODUTTRICE D’OLIO

“Il Lazio è la quinta regione per produzione di olio con numeri importanti: circa 68.000 aziende per una superficie investita di oltre 80.000 ettari e un quantitativo previsto quest’anno di 8.000 tonnellate di olio, peraltro di grande qualità. Una crescita del 40% rispetto alla stagione 2014-2015, disastrosa sotto il profilo quantitativo, che potrebbe essere completamente vanificata dall’arrivo a dazio zero dalla Tunisia di oltre 90.000 tonnellate di olio.

INVASIONE DI OLIO NON UE

Un’invasione che provocherà, anche a Roma, conseguenze pesantissime sul piano economico e occupazionale mettendo a rischio la sopravvivenza del 30% delle aziende del settore. Inoltre, c”e” anche il pericolo concreto che aumentino in maniera considerevole le frodi perchè i prodotti importati vengono spesso mescolati con quelli made in Italy. Anche per questo è imprescindibile arrivare all’attuazione completa delle norme varate con la legge Mongiello ”salva-olio” che prevede controlli per verificare la qualità merceologica dei prodotti in entrata”.

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