Comune di Roma: “città abbandonata”, Marchini scende in piazza

L'imprenditore passa al contrattacco e si propone al comando dell'opposizione dopo l'ennesima aggressione a una autista dell'Atac

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«L’unica strada rimasta per salvare Roma da questo scempio è la piazza, pacifica, propositiva ma determinata.» L’ha dichiarato questa mattina Alfio Marchini, in un’intervista radiofonica, anticipando la sua intenzione di promuovere una manifestazione che coinvolga tutti i romani per riportare al centro del governo della città le reali priorità di Roma. «Ormai – ha aggiunto- dopo un anno e mezzo di consiliatura, appare chiaro che non solo non c’è visione né direzione di marcia, ma che gli interventi finora attuati non tengono conto dei reali problemi dei cittadini.»

LA PRESA DI POSIZIONE – L’imprenditore basa il suo giudizio sugli ultimi fatti di cronaca: «Riccardo Muti che abbandona l’incarico all’Opera di Roma; autobus bloccati per una selvaggia caccia all’uomo e un’autista donna aggredita e minacciata; periferie in subbuglio e gonfie di rabbia per senso di abbandono e insicurezza che possono degenerare in qualsiasi momento; regolamenti di conti stile Chicago anni Trenta; esercizi commerciali che chiudono senza speranza; campi nomadi come enclave dove vigili e forze dell’ordine non si avventurano; tasse e tariffe alle stelle per non parlare di un trasporto pubblico abbandonato a se stesso senza un progetto di rilancio.» Quindi Marino si deve rendere conto «che un centro storico auspicabilmente bello e libero da camion e bar e bancarelle non sarà mai un’isola felice se prima non ci si concentra con lo stesso vigore a risolvere i problemi delle periferie di Roma. A meno che non sogni, dopo aver messo il pedaggio per chi vuole arrivare in città, anche milizie armate e posti di blocco che selezionino chi sarà degno di accedere».

APPELLO ALLA PIAZZA – Un appello alla piazza quello di Marchini che non corrisponde all’aplomb dell’imprenditore sempre distante dai populismi, ma evoca il linguaggio recente dell’opposizione di destra sino ad oggi afona come d’altronde i grillino. Indiretta conferma della nuova vocazione di Alfio a porsi alla testa di quello schieramento come anticipato anche da questa testata.

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